MUSICA IN GIARDINO

MORBEGNO, venerdì 9 giugno
ore 21,00 giardini Palazzo Malacrida

MUSICA IN GIARDINO
Il Coro Alpino di Berbenno
diretto da Gioele Peruzzi,  eseguirà
un concerto di canti di montagna.
Seguirà rinfresco – Ingresso Libero

Il Coro Alpino di Berbenno di Valtellina, coro a voci maschili, si è costituito a Berbenno di Valtellina il 25 giugno 1981 per iniziativa di un gruppo di appassionati di canti di montagna che ha iniziato e continuato la sua attività con lo scopo di conservare e tramandare nel tempo la tradizione popolare della Valtellina.

Nel corso della sua storia, il Coro Alpino di Berbenno, è stato guidato da importanti direttori come Siro Mauro, Adriano Nava, Mario Folli, Mirco Salice, Michele Franzina e Matteo Luigi Piricò. Dal 2007 è diretto dal maestro Gioele Peruzzi ed il presidente è il signor Salice Fausto. L’attuale repertorio del coro spazia nel campo dei canti alpini e popolari, includendo anche brani religiosi, natalizi e d’autore.

Negli ultimi anni si è avvicinato a innumerevoli repertori tra cui quello dell’opera e proprio con questo, affiancato dall’orchestra, ha interpretato brani tratti dall’opera Aida, I lombardi alla prima crociata, Trovatore, Nabucco, Traviata e Rigoletto in occasione dell’anniversario Verdiano presentati nei luoghi natii del maestro.

Ha recentemente collaborato con il noto baritono Niccolò Scaccabarozzi e con un ensemble d’ottoni per realizzare il concerto “Dalla tradotta al Piave…senza ritorno” in occasione del 100° anniversario della grande guerra. Ha al suo attivo un gran numero di concerti ed ha partecipato ad importanti rassegne, ricevendo gli onori della stampa nazionale ed internazionale.

Nel 2011 il coro ha inciso il cd “La mela” una raccolta di brani cari al coro in occasione del 30°anno di attività.

I cantori del coro dedicano, con entusiasmo, gran parte del loro tempo a prove e concerti per la gioia di cantare e soprattutto per il piacere di stare insieme.

CIMA TUCKETT

Confidando nel bel tempo, per domenica prossima 21 maggio, è prevista l’ultima uscita scialpinistica della stagione. La meta prescelta è la Cima Tuckett 3462 m nel Gruppo Ortles Cevedale, Alto Adige.

Itinerario
Si parte dal Passo dello Stelvio 2757 m lungo le piste fino al Rifugio Livrio a 3174, da qui si abbandonano le piste e si scende a sinistra in direzione NE per circa 200 m sulla vedretta del ghiacciaio del Medaccio.
Si risale poi per ripidi pendii in direzione Est e, dopo aver fatto un ampio giro verso destra, si arriva in prossimità della spalla finale che porta alla ripida cima (dislivello di salita 950 m).
La vetta offre una vista spettacolare sulle vicine Punta degli Spiriti e Cime Medaccio; inoltre si scorge la sottostante Val Zebrù, con la Cima della Manzina, il Monte Confinale e le Cime dei Forni, mentre verso Est le Punte Thurvieser, Gran Zebrù e Ortles.
Si scende poi lungo tutto in ghiacciaio del Medaccio fin dove c’è neve e si prosegue a piedi fino al parcheggio dell’albergo Franzenhohe 2189 m sul versante altoatesino dello Stelvio (dislivello di discesa 1273 m).
Ritrovo: Morbegno, ore 5,30 Piazza S. Antonio
Dislivello in salita: 950 m
Difficoltà: BSA
Attrezzatura: da scialpinismo su ghiacciaio (ARTVA, pala, sonda, imbragatura ramponi e picozza)
Iscrizione: obbligatoria entro venerdì 19 maggio, in sede 0342 613803, via e-mail info@caimorbegno.org oppure contattando
Marco 348 9491422
Responsabili gita:
Emil 339 6226883
Mirco 347 7675261

 

 

 

SACRA DI SAN MICHELE

Per DOMENICA 7 MAGGIO  è in programma una gita molto interessante; si tratta di raggiungere la Sacra di San Michele, millenario complesso monastico, una delle architetture più interessanti del Piemonte. Di origine medioevale, è collocato sul Monte Pirchiriano, mt. 962, all’imbocco della valle di Susa. Un tempo luogo di transito per i pellegrini tra Italia e Francia, ristrutturato, è affidato alla cura dei Padri Rosminiani. Tutti possono arrivare in auto alla Sacra di San Michele e godersi il panorama. Noi lo faremo salendo i comodi sentieri che attraversano alcuni borghi, con una comoda e facile escursione, oppure percorrendo in arrampicata le ripide pareti del monte Pirchiriano, ammirando la Valle di Susa mentre si sale verso la vetta. Tutti assieme, raggiunta la sommità, potremo visitare la bellissima abbazia.

Ferrata

La Ferrata della Sacra è caratterizzata da un notevole panorama, catalogata complessivamente come “moderatamente difficile”, è impegnativa ed esposta nel primo tratto ed in quello finale. E’ caratterizzata da una fune metallica rivestita di gomma, che oltre alla sicurezza svolge anche la funzione di appiglio data la presenza piuttosto scarsa dei noti gradoni in ferro. La zona è sovente esposta da un forte vento pertanto è consigliato un adeguato abbigliamento. La roccia non è particolarmente scivolosa poiché il versante della montagna è ben “battuto” dal sole. In generale non ci sono grosse difficoltà tecniche o lunghi tratti verticali, ma l’ampiezza dell’itinerario consiglia che venga affrontato non da principianti. Ci sono due vie di fuga, la prima dopo circa 300 m a livello di ”Pian Risulet”, da dove un più o meno comodo sentiero riporta in paese, una seconda dopo circa 500 m. di dislivello, all’altezza di “U Saut du Cin” da dove si può raggiungere in una ventina di minuti la borgata San Pietro. A metà via c’è un ponte tibetano non adatto a chi soffre di vertigini.

 

Escursione

Interessante camminata su antichi sentieri che dà la possibilità di ammirare l’imponente edificio della Sacra di San Michele da una prospettiva diversa. La gita offre inoltre l’occasione per visitare antiche borgate delle quali difficilmente si conosce l’esistenza, ad esempio il balcone naturale sul quale si trova il piccolo abitato di Pian Pomè. Lungo il percorso sono presenti diverse sorgenti, considerata la quota modesta questa passeggiata è adatta alle mezze stagioni, tra boschi e tanta storia.

 

Ritrovo: Morbegno, ore 6,00 Piazza Stazione
Dislivello in salita: 600 m
Difficoltà: Ferrata AD (media difficoltà), Escursione E (facile), possibilità per tutti di visitare l’abbazia
Tempi di salita: Ferrata 4 ore, Escursione 2 ore
Attrezzatura: kit da ferrata (longe,moschettoni,dissipatore, imbragatura e casco)
Quota di partecipazione: Euro 25 per il pullman (min.30 persone),altrimenti con pezzi propri
Iscrizione: obbligatoria, entro mercoledì 3 maggio in sede,
via mail all’indirizzo info@caimorbegno.org,
in sede al venerdì sera 0342/613803 o contattando Alessandro 349 4661875

 

29° Rallyno della Rosetta

RINVIATO A DOMENICA 12 MARZO

Il Rallyno della Rosetta in programma per domenica 5 marzo a causa del maltempo è stato rinviato a DOMENICA 12 MARZO.

MONTE ROSA 4554 m

ISRIZIONI ALLA GITA SCIALPINISTICA DEL 22-23 APRILE

Per il fine settimana del 22-23 aprile è prevista l’uscita sociale di due giorni di scialpinismo.
La meta scelta è la Punta Gnifetti sul massiccio del Monte Rosa, dove a quota 4554 m è ubicato il rifugio più alto d’Europa, la Capanna Regina Margherita.
Questo in linea di massima il programma:
1° giorno: partenza da Morbegno alle ore 7,00 con il pullman per Gressoney, risalita con gli impianti a Punta Indren e salita con gli sci al rifugio Città di Mantova 3498 m. Dislivello circa 200 m.
2° giorno: partenza dal rifugio Città di Mantova per la Punta Gnifetti. Discesa fino alla stazione intermedia del Passo dei Salati  Dislivello: 1100 m. in salita, 1500 m. in discesa
Attrezzatura: artva, pala, sonda e imbragatura obbligatori
Costi: 130€ circa a persona comprensivo di viaggio, trattamento di 1/2 pensione al rifugio e impianti ti di risalita.
Iscrizione: entro lunedì 27 febbraio in sede negli orari di apertura, via e-mailinfo@caimorbegno.org, o telefonando a Marco 348 9491422 o Vincenzo 348 8228093.
CAPARRA DI 15,00 € PER IL RIFUGIO

ASSEMBLEA ANNUALE

ASSEMBLEA ANNUALE

Venerdì 17 febbraio, si terrà l’annuale Assemblea della Sezione. Questo l’ordine del giorno:

  • relazione sull’attività svolta nel 2016;
  • esposizione ed approvazione del bilancio consuntivo 2016;
  • presentazione programma anno 2017 e attività collaterali
  • presentazio dell’annuario 2016 disponibile per tutti i soci
  • elezioni per rinnovo Consiglio
  • varie ed eventuali

L’assemblea si terrà presso la sede di Via San Marco alle ore 21,00. E’ un’occasione per poter esprimere il proprio parere circa la conduzione della Sezione ed avanzare proposte. Saranno in scadenza alcuni consiglieri, per cui se qualcuno volesse proporsi per questo ruolo, sarà sufficiente avanzare la propria candidatura la sera stessa dell’Assemblea. Invitiamo pertanto tutti a partecipare

PIZ LAGREV

Domenica 19 febbraio, è prevista la seconda uscita sociale di scialpinismo.

Ritrovo: Morbegno, ore 7,30 Piazza S.Antonio
Dislivello in salita: 1003 m ( da 2161 a 3164 m)
Difficoltà: BSA
Attrezzatura:  da scialpinismo (ARTVA, pala e sonda obbligatori)
Iscrizione: obbligatoria entro sabato 18 febbraio alle ore 12,00, via e-mail info@caimorbegno.org, oppure telefonando a Emil 339 6226883 – Mirco 347 7675261

PIAN DEI CAVALLI

domenica 12 febbraio

CIASPOLATA

Da Isola 1260m circa, in direzione SSW, risalire la dorsale nei pressi delle piste da sci in disuso, fino all’arrivo della vecchia sciovia. In seguito bisogna portarsi un po’ a sinistra per attraversare il bosco, all’uscita del quale si prosegue in direzione SW per raggiungere il Piano dei Cavalli a quota 2200 m

Ritrovo: Morbegno, ore 8,00 Piazza S. Antonio

Dislivello in salita: 940 m

Difficoltà: E (escursionismo in ambiente innevato)

Attrezzatura: da escursione con ciaspole (ARTVA, pala e sonda obbligatori)

Iscrizione: obbligatoria, entro venerdì 10 gennaio in sede, via mail info@caimorbegno.org, oppure contattando:
Alda 338 1342563
Francesco 342 0087057
Servizio noleggio dell’attrezzatura di sicurezza presso la sede CAI (fino ad esaurimento)

NOTTURNA DI PESCEGALLO

GIOVEDI’ 09 FEBBRAIO

NOTTURNA DI PESCEGALLO (scialpinismo e ciaspole)

Ritrovo: a Fenile, ore 19,30 al ponte pedonale sul Bitto
Dislivello in salita: 700m da Fenile a fine skilift
Iscrizione: obbligatoria, entro mercoledì 8 febbraio, via mail info@caimorbegno.org, oppure contattando:
Davide 335 6867355
Marco 348 9491422
Al Rifugio Salmurano ci si ritrova dopo la salita, comunicare in fase d’iscrizione se si vuole cenare.

 

 

il mattino sorge ad est (film)

Il mattino sorge ad est

 

Il prossimo appuntamento de “I martedì del CAI” è previsto per il 7 febbraio e vedrà la proiezione del film “Il mattino sorge ad Est”

 

La trama del film

Nella tarda primavera del 1895 Ruffoni  Domenico  detto Menal giunge a Premana dalla Val Gerola. Rimasto vedovo da un anno, è spinto in quei luoghi dalla sua professione di bergamino e dalla speranza di trovare una donna con cui risposarsi. Il Menal  è  famoso in paese per essere una persona molto facoltosa. Il consistente gruzzolo di denaro che porta sempre con sè attira l’attenzione di un gruppetto di muratori che, assetati dalla voglia di smettere di lavorare e dedicarsi all’eterna baldoria, preparano un piano per cercare di derubarlo.

Nella faccenda viene coinvolta una donna brusca e solitaria, ól Catòi, che durante la sua permanenza estiva sull’alpeggio ha il compito di avvicinare l’uomo, proporsi in moglie  e,  una volta ammansito, agevolare la rapina.Inizialmente la donna vede nella parte di bottino spettante la possibilità di sopravanzare nella comunità, ma inaspettatamente l’incontro con quell’uomo risveglia in  lei nuovi sentimenti orientando la vicenda verso un dramma inevitabile.

 

Recensione

Questo il commento di Gino Buscaglia, critico cinematografico:

Diciamolo subito: “Il mattino sorge a est”, film di Stefano Tagliaferri, fotografato da Angelo Guarracino e tratto da un racconto dello storico premanese Antonio (Tòni) Bellati, è una bella sorpresa e un gran bel film.

Perché è una bella sorpresa? Perché è un film fatto con quattro soldi come ce ne sono tanti – troppi! – da quando si è imposto il digitale che ha abbassato drasticamente i costi di produzione, ma che per la maggior parte sono opere superflue per non dire sgangheratamente presuntuose,    e invece questo è bello, solido ed espressivo. Perché è interpretato tutto da non-attori: persone vere, del posto (Premana), che per la prima volta in assoluto si sono inventati  attori  cinematografici (e solo alcuni di loro al massimo avevano una piccola esperienza da filodrammatici) e hanno saputo reggere il gioco con grande efficacia. Perché, infine, c’è una fotografia che non si limita a illuminare le scene, come avviene troppo spesso in tanti sceneggiati televisivi, ma che si fa elemento autenticamente narrativo, creando atmosfere e contribuendo a costruire il senso profondo della storia.

Perché è un gran bel film? Ovviamente per tutti gli elementi elencati sopra, ma non solo! Lo è perché è solido nel suo impianto narrativo, molto ben articolato e fluido nel suo scorrere. Lo è perché ricostruisce ambiente fisico e umano di un passato ormai remoto con rigore filologico, ma anche con più di un lampo di vera poesia, tanto che si ha l’impressione viva di una sorta di viaggio nel tempo: magia del cinema, quando è vero cinema. Lo è perché trasuda e trasmette autenticità: costumi, attrezzi, gesti, luoghi, voci che intonano un dialetto aspro e insieme musicale danno vita ad un contesto umano sociale e ambientale talmente credibile da  fartelo  sentire “vicino” nonostante la lontananza temporale della vicenda narrata (fine XIX  secolo).”

 

Scheda:

Regia di Stefano Tagliaferri. Con Benedetto Codega, Albrina Pomoni, Antonio Bertoldini, Giovanni Bellati, Nicola FazziniDrammatico, durata 93 min. – Italia 2014

 

Un film quindi molto interessante, girato molto bene, con un’ottima fotografia, in un luogo vicinissimo a noi. Per chi volesse maggiori informazioni o visionare il trailer vi rimando al sito  www.il mattinosorgeadest.com

 

Appuntamento in sede, alle ore 21,00, inizio proiezione ore 21,15.