LAGO D’EMET ( sentiero del Cardinello)

Descrizione

L’escursione parte da Isola (m. 1268). Parcheggiata l’automobile nel parcheggio sopra la chiesa, scendiamo all’inizio del paese, dove troviamo la locanda Cardinello. Percorrendo una stradina asfaltata, la via Cardinello, raggiungiamo il ponte che ci porta sul lato opposto della valle. Siamo leggermente a monte della centrale idroelettrica e del punto di partenza della strada per Pianazzo, ed abbiamo alla nostra sinistra il torrente Liro. Un cartello indica la Via Spluga, che, nel primo tratto, è costituita da una pista sterrata che sale fino alle case della frazione di Torni (m. 1360). Più avanti la pista cede il posto ad una mulattiera che si congiunge, poi, con la variante che proviene da Rasdeglia e Soste, sul lato opposto, e piega leggermente a destra, risalendo un crinale costituito da larici e magri pascoli, prima di raggiungere l’imbocco della Valle del Cardinello. Il sentiero è intagliato sul fianco strapiombante della valle, con alcuni tratti scalinati nella viva roccia. Alcuni corrimano, nei tratti che richiedono maggiore attenzione, aiutano, ed in generale bisogna procedere con prudenza, ed evitare di percorrere la mulattiera in presenza di neve o ghiaccio. La valle piega verso destra, cioè verso nord-est. Dopo aver superato un’ultima porta nella roccia, il sentiero giunge alla sommità della valle, ad est del punto nel quale la ss. 36 dello Spluga raggiunge la casa Cantoniera di Stuetta. Percorriamo per un breve tratto la statale fino a raggiungere un parcheggio posto sul lato orientale del Lago di Montespluga, poco prima del nucleo di Montespluga (m. 1900). Seguendo le indicazioni del cartello che indica il rifugio Bertacchi ed il lago di Emet, ci mettiamo in cammino su una pista sterrata che sale molto gradualmente, verso una cava, con alcuni tornanti. Superato un muretto a secco, intercettiamo un sentiero che sale, alla nostra destra, da Madesimo. Poco dopo troviamo due sentieri che si staccano sulla destra dalla pista, con segnalazione: ignorato quello che scende a Macolini, imbocchiamo quello per il rifugio Bertacchi ed il lago d’Emet. Ci affacciamo, così, sulla Val Scalcoggia e cominciamo a descrivere un ampio arco che taglia il basso versante meridionale del pizzo Spadolazzo, alternando tratti in piano a brevi salite. Ignorato un sentierino che si stacca sulla destra e che porta al Lago Nero dello Spadolazzo in un’ora e mezza, proseguiamo superando alcuni corsi d’acqua e qualche lastrone. Un tratto un po’ esposto è servito da corda fissa. Superata una fascia di materiale franoso, approdiamo ai più tranquilli pascoli dell’Emet ed in breve siamo al rifugio Bertacchi.

Ritrovo: Morbegno, ore 7,00 Piazza S. Antonio (mezzi propri)
Dislivello in salita: 890 m (da 1268 a 2144)
Difficoltà: E (escursionistica)
Attrezzatura: da escursione media montagna

Iscrizione: obbligatoria, entro venerdì 3 settembre, in sede, via e-mail info@caimorbegno.org,  oppure contattando
Alessandro 349 4662875
Davide 335 6867355

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