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omio   Rifugio ANTONIO OMIO - m 2100
Alpe dell'Oro - Valmasino

Il rifugio venne costruito nel 1937 dalla Società Escursionisti Milanesi su progetto da Ambrogio Risari e fu dedicato alla memoria di Antonio Omio, morto per assideramento nel 1935 sulla Punta Rasica in Val di Zocca, nel corso di una salita funestata da un improvviso e furioso rovesciamento del tempo che provocò sei vittime. Incendiato dai repubblichini nel novembre del 1944, fu ricostruito nel corso delle estati 1946 e 1948. Fu sottoposto ad un primo ampliamento nel 1970 e ad un più consistente intervento di ristrutturazione nel 1997/98. Dal 1979 lo affianca un bivacco in lamiera adibito a rifugio invernale, dedicato a Silvio Saglio, autore di numerose monografie di carattere alpinistico. Il rifugio è una gradevole costruzione in muratura, in posizione panoramica sulla sottostante Valle dei Bagni e su una vasta corona di cime che vanno dalla Punta Fiorelli e dal Pizzo Ligoncio verso sud, alla Cima del Cavalcorto e del Monte Disgrazia verso est. La quota di 2003 metri, riportata dalle vecchie guide, è errata per difetto di un centinaio di metri.

 

Traversate

 
Ente proprietario
Societa Escursionisti Milanesi (S.E.M.)

Custode
Dino Fiorelli - S. Martino in Valmasino
0039 0342 641078

Telefono rifugio
0039 0342 640020

Apertura
1 luglio - 15 settembre; weekend di giugno

Posti letto
47

Locale invernale
9 posti nel Bivacco Silvio Saglio

Accesso al rifugio
dai Bagni di Masino (1172 m) - E (segnavia rosso-bianchi)
Sentiero ripido, ben tracciato e ben segnalato, che si sviluppa in un bosco di faggi e di abeti nel tratto a valle, su un pascolo nel tratto a monte.

Dislivello
± 930 m

Tempi
salita 2.15 h - discesa 1.40 h

Località di appoggio
San Martino in Valmasino (923 m)

 
© Guida a cura di Riccardo Marchini - Fotografie Riccardo Marchini e Lodovico Mottarella - Cartografia MOTTARELLA Studio Grafico