introduzione rifugi anello traversate istruzioni fondo
 
 
ISTRUZIONI PER L'USO

La guida non propone la suddivisione dell'intero percorso in tappe giornaliere, ma lo articola in 11 "segmenti" (da Rifugio a Rifugio), ognuno dei quali non è altro che il tratto di sentiero fra un rifugio ed il successivo. L'escursionista potrà, quindi, con un'attenta valutazione dei tempi e dei dislivelli indicati, scegliere la combinazione che più si adatta alla propria preparazione fisica e alla disponibilità di tempo. A tal fine, oltre alla descrizione dei segmenti che costituiscono l'Anello, la guida suggerisce 7 "bretelle" (Traversate) che consentono di sezionare l'intero tracciato in anelli più brevi, ma ugualmente completi.
Per un'abitudine oramai consolidata, si propone convenzionalmente di iniziare il trekk dal Rifugio Omio in Valmasino e di percorrere l'anello in senso antiorario. Ferma restando la scelta del senso di marcia, nulla impedisce, però, di assumere come punto di partenza uno qualunque dei 14 rifugi (uno, però, è inutilizzabile) distribuiti lungo il tracciato.
La presentazione di ogni segmento dell'Anello, così come di ogni bretella, si apre con alcuni dati utili per la valutazione e la programmazione dell'escursione (difficoltà, dislivelli, tempo totale di percorrenza, segnaletica, equipaggiamento) e continua con un breve sguardo d'insieme; la descrizione che segue è sintetica, ma contiene le informazioni e i riferimenti geografici indispensabili per orientare il cammino.
Analogamente, per i rifugi vengono fornite le indicazioni essenziali: recapiti telefonici, posti letto, periodo di apertura, traversate effettuabili e accesso dal basso, con dislivelli, tempi e località di appoggio sul fondovalle. Trattandosi di opere dell'uomo, sia per i rifugi sia per i bivacchi distribuiti lungo il percorso, è parso opportuno dare anche alcune notizie di carattere storico.
Il ricco apparato fotografico e la cartografia completa e chiara che accompagnano il testo aiutano la conoscenza degli ambienti descritti.

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DIFFICOLTÀ

Per la classificazione delle difficoltà si fa riferimento alla scala seguente:
T = turistico
Itinerari con percorsi evidenti su stradine, mulattiere o comodi sentieri sotto i 2000 metri. Generalmente non richiedono più di due ore di percorrenza.

E = escursionistico
Itinerari che si svolgono su sentieri e su tracce evidenti, ma che, a causa della quota elevata o della lunghezza, richiedono allenamento alla camminata prolungata, conoscenza dell'ambiente montano e abbigliamento adeguato.

EE = per escursionisti esperti
Itinerari che richiedono, oltre ad allenamento ed equipaggiamento adeguati, una buona conoscenza della montagna, passo sicuro ed assenza di vertigini, perché la progressione avviene anche su tracce di sentiero non molto evidenti dove il terreno è infido, a volte innevato o ghiacciato, oppure su tratti esposti, con o senza protezioni. Potrebbe essere necessario l'utilizzo di piccozza e ramponi.

EEA = per escursionisti esperti; difficoltà alpinistiche
Itinerari che costituiscono il limite estremo dell'attività escursionistica, perché comportano tratti anche prolungati di facile arrampicata oppure attraversamenti di ghiacciai. Sono indispensabili piccozza, ramponi e imbrago. È pure necessario conoscere l'uso della corda e le manovre di assicurazione.

L'Anello qui proposto può essere valutato nel suo insieme EE.  Bretelle e segmenti sono classificati facendo riferimento alla difficoltà più elevata. I passaggi EEA sono evidenziati di volta in volta. Il grado di difficoltà si riferisce all'effettuazione del trekk nei mesi di luglio, agosto e settembre; per il resto dell'anno, a causa dell'innevamento e della presenza di ghiaccio, l'escursione diventa una traversata alpinistica di tutto rispetto.

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NEVAI E GHIACCIAI

La presenza di eventuali nevai e le condizioni dei ghiacciai dipendono da due fattori: il mese nel quale viene effettuata l'escursione e l'intensità delle precipitazioni dell'inverno precedente. Pertanto le descrizioni presenti in questa guida non possono che essere indicative. È opportuno assumere informazioni preventive e, una volta sul posto, valutare "a vista" la traccia migliore da scegliere. Per i meno esperti si consiglia, comunque, di affidarsi all'esperienza di una guida alpina.

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DISLIVELLI

I dislivelli di salita sono indicati con il segno (+), quelli di discesa con il segno (-); entrambi sono dati dalla somma  dei saliscendi incontrati lungo il percorso e possono essere, quindi, approssimati.

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TEMPI DI PERCORRENZA

I tempi proposti, ovviamente indicativi, sono tempi di marcia effettiva; non tengono conto, perciò, delle soste e si riferiscono ad un camminatore medio ben allenato.

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EQUIPAGGIAMENTO

Con la dizione "di allta montagna" si vuole indicare un equipaggiamento comprendente scarponi con suola scolpita (tipo vibram), ai quali si possano adattare eventualmente i ramponi, e vestiario tale da poter far fronte a importanti variazioni meteorologiche, con forti escursioni termiche e precipitazioni anche a carattere nevoso. Gli occhiali da sole devono ritenersi indispensabili come pure una pila, una borraccia d'acqua e una razione di cibo d'emergenza. L'uso dell'attrezzatura alpinistica è esplicitamente indicato nel testo.

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ORIENTAMENTO

I termini destra e sinistra usati nel testo riguardano il senso di marcia. Quando sono riferiti a vallate o a corsi d'acqua con significato geografico, sono esplicitamente seguiti dagli aggettivi orografica o idrografica.
L'orientamento viene indicato per mezzo della combinazione delle iniziali dei punti cardinali (Esempio: OSO = Ovest-Sud-Ovest).

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COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI

Potrebbe succedere di volere o di dovere interromper il trekk in una località diversa da quella di partenza. Come fare? I mezzi pubblici attivi in Valtellina, in Valchiavenna e in Val Bregaglia ci consentono di recuperare l'auto lasciata ai vari terminali dell'Anello senza eccessivi disagi. Vanno opportunamente combinati, consultando tratte e tabelle orarie, i riferimenti seguenti:
- Linea FF.SS. Milano-Colico-Morbegno-Sondrio
- Linea FF.SS. Milano-Colico-Chiavenna
- Autolinea Morbegno-Valmasino
- Autolinea Sondrio-Valmalenco
- Autocorriera Postale Chiavenna-St. Moritz

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INFORMAZIONI

- CAI, Sezione di Morbegno - 0039 0342 613803 - info@caimorbegno.org - www.caimorbegno.org
Per la Valmasino
- Ufficio Turistico Valmasino -0039 0342 641117 - info@valmasino-online.eu
- Guide Alpine Valmasino - 0039 0342 640004
- Consorzio Porte di Valtellina - info@portedivaltellina.it
Per la Valmalenco
- Consorzio turistico Sondrio - 346 0933661
- Valmalenco Promotion - 0039 0342 451741 - consorziovalmalenco@libero.it
Per la Val Bregaglia
- Ufficio Turistico Maloja - 0041 (0)81 8243188 - info@maloja.ch
- Ufficio Turistico Stampa - 0041 (0)81 8221555 - info@bregaglia.ch
Per la Valchiavenna
- Consorzio Turistico Valchiavenna - 0039 0343 37485 - consorzioturistico@valchiavenna.com

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POCHI, MA SANI CONSIGLI

La sicurezza non è mai troppa. Cerchiamo con il nostri comportamenti di ridurre al minimo quella che le cronache giornalistiche chiamano in caso di incidente "tragica fatalità". Quindi:

  • partiamo adeguatamente allenati ed equipaggiati, consapevoli delle difficoltà ambientali e tecniche che incontreremo lungo il tragitto e dell'impegno fisico richiesto;
  • consultiamo i bollettini meteorologici relativi all'intero periodo nel quale abbiamo intenzione di effettuare l'escursione;
  • evitiamo i trekk solitari; sono suggestivi, ma in caso di necessità potremmo non essere in grado di toglierci d'impaccio senza l'aiuto di qualcuno. Tre persone è il numero minimo;
  • teniamo conto che la copertura della rete cellulare sull'area interessata dall'Anello è discontinua; in caso di bisogno potrebbe succedere di doverci spostare anche di molto per trovare la posizione utile da cui mettersi in contatto con il Soccorso Alpino;
  • non lasciamo mai solo l'eventuale infortunato e, quando ci troviamo nelle vicinanze di un rifugio, rivolgiamoci al custode;
  • chiediamo l'intervento dell'elicottero solo per reale necessità; una chiamata per infortuni banali potrebbe distogliere la squadra di soccorso da casi più urgenti;
  • lasciamo sempre detto ad altri, in particolare ai custodi dei rifugi, il programma del giorno seguente e a quello atteniamoci;
  • ricordiamoci che i custodi dei rifugi non sono solo albergatori e ristoratori, ma sono soprattutto una fonte di informazioni, per di più aggiornatissime, sulle condizioni meteo locali e sullo stato dei sentieri. Interpelliamoli e seguiamo i loro consigli;
  • nel dubbio ... rinunciamo!

Se, nonostante tutte le precauzioni, dovesse malauguratamente succederci qualcosa,  rivolgiamoci a questi recapiti:
settore italiano: 118 - Interverrà il l'elisoccorso del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino.
settore svizzero: 1414 - Interverrà la Rega, Società svizzera a cui è affidato l'elisoccorso.
Ricordiamo anche che i segnali internazionali da terra per l'elicottero sono:

  • braccia tese sopra la testa e leggermente divaricate a formare una Y con il corpo = Sí, HO BISOGNO DI AIUTO;
  • un braccio sollevato e l'altro abbassato = NO, NON HO BISOGNO DI AIUTO.
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LETTURE CONSIGLIATE

CARTE

  • CNS 1296 - SCIORA - 1 : 25000
  • CNS 1276 - VAL BREGAGLIA - 1 : 25000
  • CNS 278 - MONTE DISGRAZIA - 1 : 50000
  • CNS 277 - ROVEREDO - 1 : 50000
  • CNS 268 - JULIERPASS - 1 : 50000
  • ERSAF Lombardia - VALMASINO - Carta escursionistica - 1 : 25000
  • Kompass - 92 - CHIAVENNA - BREGAGLIA - 1 : 50000
  • Kompass 93 - BERNINA - SONDRIO - 1 : 50000

LIBRI

Senza eccedere nell'elenco bibliografico che sarebbe troppo lungo, proponiamo solo qualche libro che ci pare interessante. Alcuni sono guide che possono completare le nostre esigenze di dati geografici e topografici, altri sono testi che possono soddisfare le nostre curiosità riguardanti le vicende sociali, umane ed alpinistiche e naturalistiche dei monti ai quali abbiamo rivolto il nostro interesse.
Guide
SAGLIO S., Alpi Retiche occidentali, CAI/TCI - Milano, 1953 [cinquantenne, ma sempre in gamba]
BONACOSSA A. - ROSSI G., Masino-Bregaglia-Disgrazia, CAI/TCI - Milano, 1975-77 (2 vv) [la bibbia]
AA. VV., Clubfürer Bündner Alpen Sudliches Bergell - Disgrazia, CAS - Chur, 1992 [per chi sa il tedesco]
Letture varie
AA. VV., Val Masino, Bollettino CAI Milano, 1954 [raccolta di articoli]
CREDARO B.,Storie di guide alpinisti e cacciatori, BPS - Sondrio, 1955 [storia dell'alpinismo, ma non solo; avvincente]
CREDARO B., Ascensioni celebri sulle Retiche e sulle Orobie, BPS - Sondrio, 1964 [relazioni di scalate]
AA. VV., Montagne di Valtellina e di Valchiavenna, BCVP - Sondrio, 1982 [storia dell'alpinismo e delle montagne valtellinesi]
MIOTTI G. - COMBI G. - MASPES G., Dal Corno Stella al K2 e oltre, CAI Sondrio - Sondrio, 1996 [storia dell'alpinismo]
CANETTA N. - MONTRASIO A., Chiareggio - Il sentiero glaciologico della Ventina, Lyasis - Sondrio, 1996 [naturalistico]
KLUCKER C., Memorie di una guida alpina, Ed. Tararà - Verbania, 1999 [quando i ramponi non esistevano]
MARCHINI R. - MOTTARELLA L., Album - Cent'anni di montagne in Bassa Valtellina, CAI Morbegno - Sondrio, 2002 [album di ricordi]

 

 

 

 
© Guida a cura di Riccardo Marchini - Fotografie Riccardo Marchini e Lodovico Mottarella - Cartografia MOTTARELLA Studio Grafico