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B1.1 - DAL BIVACCO KIMA AL RIFUGIO DEL GRANDE-CAMERINI PER IL PASSO DI MELLO
Il Bivacco Kima può essere raggiunto dal rifugio Allievi-Bonacossa (A3 - 4.30 h) o dal rifugio Ponti (A3 - 2.30 h). Attualmente la traversata non è molto frequentata, ma merita attenzione per la varietà dei suoi scorci paesaggistici. Presenta qualche difficoltà nella discesa dal Passo di Mello sul sottostante ghiacciaio e nell'attraversamento del ghiacciaio stesso che negli ultimi anni ha subito trasformazioni importanti. È necessario essere adeguatamente informati sulle sue condizioni e dotati di attrezzatura alpinistica. Per i meno esperti è consigliabile rivolgersi ad una guida alpina.
Dal Bivacco Kima (2700 m) si procede verso est perdendo leggermente quota fino ad alcuni massi vicini, sul più grande dei quali c'è l'indicazione per il Passo di Mello. Si risale allora il pendio, dapprima lungo chine erbose interrotte da placche di granito e da ganda, in seguito su vaste fasce detritiche, fino al liscio gradino sommitale, che può essere aggirato sia da sinistra sia da destra per salire all'ampia e profonda sella, fra la Cima di Chiareggio meridionale a sinistra e il Monte Pioda La discesa in Valmalenco richiede attenzione. Superate le prime facili roccette, si sfruttano alcune ripide placche che, adeguatamente attrezzate, conducono, con andamento da destra a sinistra, alla base della breve parete rocciosa, sul Ghiacciaio del Disgrazia Procedendo a distanza di sicurezza dalla base delle Cime di Chiareggio che scaricano di frequente, si esce dal ghiacciaio e si aggira la cresta est della Punta Baroni nel suo punto più basso (2562 m - C.N.S.). Attraversata la vasta distesa di detriti creata dalle vedrette del Monte Sissone e della Cima di Rosso, si guadagna il ripiano di magri pascoli dell'Alpe Sissone di dentro Si seguono ora i triangoli gialli della terza tappa dell'Alta Via della Valmalenco che conducono, a mezza costa lungo un pendio ricoperto da zolle erbose, al Passo della Corna (2438 m - 3.10 h), che taglia la cresta SE della Cima di Vazzeda Il sentiero scende per alcuni metri sul versante opposto intagliato in una gradinata, quindi prosegue in quota, sempre su pendio di pascolo e detriti, fin sotto la cresta est della Cima di Vazzeda, da dove, piegando decisamente a sinistra, risale per facili roccette alla Bocchetta del Piatté di Vazzeda che consente l'accesso al Rifugio Del Grande-Camerini (2550 m - 3.50 h).
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© Guida a cura di Riccardo Marchini - Fotografie Riccardo Marchini e Lodovico Mottarella - Cartografia MOTTARELLA Studio Grafico |