| B5 - DAL RIFUGIO SCIORA AL RIFUGIO GIANETTI PER IL PASSO DI BONDO Buona parte della traversata viene compiuta su ghiacciaio; in condizioni ottimali non è difficile, ma diventa lunga e complicata a stagione avanzata o negli anni poco nevosi per la presenza di numerosi crepacci. Sono necessarie un'attrezzatura adatta e una buona conoscenza delle tecniche di progressione su ghiacciaio crepacciato. Per i meno esperti è consigliabile rivolgersi ad una guida alpina.
Dal Rifugio Sciora (2118 m) si rimonta a SE la fascia di detriti e di zolle erbose che si raccorda più in alto con il ripido pendio della morena laterale destra del Ghiacciaio della Bondasca . Raggiunta la colata, la si risale prima a sinistra, poi a destra, seguendo una traccia quasi sempre presente che, lungo l'ideale linea mediana, aggira le evidenti zone crepacciate dei tratti ripidi fino al più sicuro bacino sommitale. Trascurando la più ampia ed invitante sella del Passo del Ferro, che si apre verso sud proprio di fronte a chi sale (da dove si può scendere al Bivacco Molteni-Valsecchi in Val del Ferro), si piega decisamente verso destra e, dopo aver scavalcato l'eventuale crepa terminale, si raggiunge la base di un canale che, rimontato sulla neve o, più spesso e con qualche difficoltà, sulle roccette laterali, conduce al Passo di Bondo (3169 m - 3.00 h), da dove si può raggiungere, una cinquantina di metri sulla destra, in territorio italiano, il Bivacco Titta Ronconi. La discesa in Val Porcellizzo avviene sfruttando una cengia franosa che porta verso destra ad una paretina rocciosa sotto la quale si attraversa la crepa terminale del modesto Ghiacciaio del Passo di Bondo. Si procede quindi in discesa verso ovest per raggiungere e costeggiare il contrafforte SO della Cima del Passo di Bondo, a valle del quale si abbandona il ghiacciaio in corrispondenza di alcune rocce lisce, dove si incontrano i segnavia rosso-bianchi. Aggirato completamente il contrafforte suddetto lungo alcuni facili salti di roccia, si prosegue su terreno detritico fino alla base della cresta SO dei Pizzi Gemelli (2705 m - C.N.S.), da dove, per pendii di ganda ed erba, si raggiunge il Sentiero Roma che, imboccato verso destra, conduce al Rifugio Gianetti (2534 m - 5.00 h). scarica il file pdf della cartina
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© Guida a cura di Riccardo Marchini - Fotografie Riccardo Marchini e Lodovico Mottarella - Cartografia MOTTARELLA Studio Grafico |