Valli del Bitto
Monte Combana
Si lascia l’automobile sullo spiazzo adiacente al tornante dove termina l’asfalto, in località Ciani (1319 m). Il sentiero inizia sulla destra (cartelli). Dopo il primo tratto ripido, si segue la traccia principale, trascurando tutte le diramazioni che invitano a girare a destra. Con una bella traversata, ora all’aperto con scorci panoramici sulla Valgerola, ora nel folto di una bella abetaia, si taglia il versante occidentale della Valmala, si attraversa il torrente e si continua sul versante opposto fino a raggiungere la distesa dell’Alpe Combanina (1519 m).
Con un’ampia svolta a destra, si risale il pascolo sulla sponda ripida che si fa via via boscosa e si esce di nuovo all’aperto su un dosso, alla sommità del quale è edificata la Casera di Combanina (1732 m). Sulla tavoletta dell’IGM è indicata come Alpe Ciof, brutta traduzione della voce dialettale “Doos del Giùuf”, oramai desueta.
Percorsa tutta la tondeggiante dorsale pascolativa alle spalle della casera, si continua sul pendio divenuto più ripido e boscoso. E’ la parte terminale della cresta che digrada dal Monte Rosetta. Nei pressi di un tombotto si prende a destra per seguire, fra rigogliosi cespugli di rododendri e radi larici, il sentiero prodotto dalla posa dell’acquedotto, al termine del quale si incontrano un casello dell’acqua e una piccola baita. Piegando a destra, si scavalca un dosso e si è nella conca del Lago Culino (1959 m – 2.15 h).
Procedendo a sinistra del lago, si risale l’aperto, ripido pendio seguendo una marcata traccia che conduce alla Baita di Cima (2042 m – Baita Culino sulle carte). A monte dell’edificio, oltrepassata una zona di rocce affioranti e di piccoli avvallamenti spesso invasi dall’acqua piovana o di disgelo, si entra nella conca sassosa che prelude all’erto pendio della cresta. Con una salita a zig-zag, sfruttando tracce di sentiero fra i bassi cespugli di mirtilli, si raggiunge la Bocchetta di Culino (2304 m) dalla quale, piegando a destra e percorrendo il filo del crinale, a tratti aereo, ma non impegnativo, si guadagna la nuda cima del Monte Combana (3227 m – 3.30 h). La discesa, oltre che per la via di salita, si può effettuare percorrendo la cresta che collega la vetta alla Cima della Rosetta dalla quale facilmente si scende al Pesciadello (Bar Bianco) e da li all’auto.
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