Val Lesina
Pizzo Alto
E’ la seconda vetta per altezza della valle del Lesina, la più rocciosa del gruppo, di bell’aspetto soprattutto dal suo versante settentrionale, dove si annida un piccolo nevaio perenne. L’itinerario qui descritto è il più diretto e percorre il ramo sin. orografico della Val Lesina.
Partendo in cima all’abitato di Delebio alla contrada “Basalun”(nei pressi della centrale idroelettrica)230m/slm, si imbocca la ripida strada lastricata (adibita a strascico del legname).Dopo aver superato il bacino artificiale di “Piazzo Minghino” (532m/slm) la mulattiera si biforca: la via di sinistra porta prima al maggengo di Canargo poi alle porte di “Osiccio di sopra” (922m/slm ore 1.15), mentre la via di destra più ripida e diretta porta direttamente a “Osiccio di Sopra”.
Si continua poi superando la “Capanna Vittoria”(970m/slm) e “Piazza Calda” (1156m/slm.)
Si continua lungo la mulattiera con pendenza più dolce fino all’alpe Panzone (1413 m/slm. ore 3)
Fin qui si può giungere con mezzi fuoristrada.
Si attraversa il torrente e su comodo sentiero prima su pascolo, poi nel bosco di abeti, si è in breve alla casera dell’alpe Cappello (1521 m/slm.). Da qui si sale in diagonale verso sin. fin sotto a una lunga stalla protetta da un imponente paravalanghe in muratura a secco. Si continua verso un ripido costone che scende dal Pizzo Valtorta che il sentiero supera con ripida gradinata e poi in piano si raggiunge l’Alpe Luserna. A un bivio si imbocca il sentiero alto e, senza scendere alla casera, si raggiungono le baite “del Castel” (1800 m/slm). Senza perdere quota si attraversa verso E il pascolo in abbandono su traccia ormai debole, puntando verso il crestone che scende dalla Cima del Cortese; girato quest’ultimo districandosi fra ontani selvatici e rododendri ci si trova alla base di un aspro e selvaggio vallone dominato dalla rocciosa parete N del Pizzo Alto. Si risale il vallone, spesso su chiazze di neve fino a stagione inoltrata,avvistando facilmente camosci e marmotte e,giunti alla base della parete N,si piega decisamente a sin. verso l’ampia sella che si affaccia sui pascoli dell’alpe Mezzana. Da qui si raggiunge la croce della vetta risalendo la poco marcata cresta NE su facili e divertenti roccette, piegando da ultimo più facilmente a sinistra.
Una variante di discesa interessante ci porta a visitare i laghi di Deleguaccio, scendendo dalla cima dapprima sulla cresta E per poi scendere decisamente verso S fino a incrociare il comodo sentiero
Che costeggia tutta la cresta dal Pizzo Legnone al Pizzo Rotondo. Si giunge in piano sopra il lago più piccolo, poi il sentiero scende, sempre restando sotto la cresta spartiacque, fin sopra il lago più grande (m 2096) e continua fino alla bocchetta dei laghi (m 2170). Da qui si scende ripidamente di nuovo all’alpe Luserna a riprendere il sentiero di salita alle baite “del Castel”.
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