Valli del Bitto
Pizzo Melasc
L’escursione si svolge nella selvaggia ed appartata Val Vedrano, conosciuta quasi esclusivamente grazie allo sci alpinismo. In virtù dell’esposizione, costantemente a Nord, Nord-Est, la neve è generalmente buona. Il superamento del gradino che immette nel bacino dell’Alpe Vedrano richiede qualche attenzione. È consigliabile essere provvisti di “rampant”.
Quando è possibile salire in auto fino a Castello (1305 m), si risparmiano 200 m di dislivello e 35 minuti di tempo.
Dal tornante oltre le case di Foppa (117 m) si percorre la strada per Castello per qualche centinaio di metri. Poco oltre il ponte sul torrente Vedrano, si risalgono a sinistra i ripidi prati lungo i numerosi tornanti del sentiero estivo fino a Castello (1307 m). Si prosegue a monte dell’abitato per raggiungere prima la Chiesetta di San Rocco (1395 m) e poi i casolari di Laveggiolo (1485 m). Piegando a sinistra si imbocca la sede della strada carrabile che penetra nella Val Vedrano, la si percorre per oltre un chilometro fino al torrente Vedrano (1600 m). Passati sulla sponda destra orografica, si abbandona la strada per proseguire verso Sud lungo il fondo della valle fino alla base della bastionata che separa dal bacino superiore. La bastionata va aggirata salendo lungo il pendio di sinistra, quasi sempre ricoperto da piccole slavine. È opportuno percorrere con cautela l’ultimo traverso sopra il salto roccioso; con neve molto dura è consigliabile avere con sé i “rampant”. Lasciata sulla destra l’invitante e più soleggiata casera dell’Alpe Vedrano (1946 m), si continua a sinistra rimontando una serie di dossi che consentono di salire alla cresta Nord-Est che separa la Val Vedrano dalla Valle della Pietra. La si abbandona poco dopo per aggirare la cima da Nord e raggiungere la cresta ovest da dove, in breve, si guadagna la cima (2465 m).
Discesa dalla via di salita.
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