Percorso vario e non eccessivamente impegnativo, panoramicamente molto gratificante. Il Passo di Zocca costituisce il collegamento più breve fra l'elvetica Val Bregaglia e l'italiana Valmasino. Utilizzato come pista del contrabbando e come via di transito anche in epoche precedenti la nascita dell'alpinismo, si trova citato nelle cronache del Sacro Macello che coinvolse Valtellinesi e Grigioni nel 1620.

Dal Rifugio Albigna (2336 m) si scende , perdendo circa 150 metri di quota, nel vallone del Ghiacciaio del Cantone fino al lago artificiale. Guadato il torrente, a volte con qualche difficoltà, si risale il versante destro orografico della valle su di un sentiero che aggira la scoscesa base, ora rocciosa, ora tagliata da canali franosi, del versante occidentale della Punta Albigna . Alcuni saliscendi lungo una pista scavata a tratti nella ripida parete, attrezzata con alcune scale metalliche e alcune funi, permettono di raggiungere la sponda SE del lago. Trascurata la traccia che risale a sinistra l'erto pendio morenico alla volta del Ghiacciaio del Castello, si prosegue verso sud in direzione del Ghiacciaio dell'Albigna. Risalita la morena laterale destra, si entra nel piccolo bacino collettore orientale, alla base del ripido scivolo di neve e ghiaccio che adduce alla marcata depressione del passo. Con una faticosa, ma breve salita, affrontata preferibilmente da destra a sinistra, si raggiunge il Passo di Zocca (2749 m - 2.30 h).

In presenza di neve si scende in Val di Zoccacon percorso libero nel canale, altrimenti, piegando leggermente a sinistra, si trovano le tracce del sentiero che divalla, ben marcato fra i grossi sassi, alla volta del Rifugio Allievi-Bonacossa (2385 m - 3.00 h).

scarica il file pdf della cartina