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  A6 - DAI RIFUGI GERLI E VENTINA AL RIFUGIO DEL FORNO

Percorso estremamente vario che, attraversando fasce altitudinali diverse, si presta ad interessanti osservazioni naturalistiche. Il transito vicino all'abitato di Chiareggio ed il tempo di percorrenza non eccessivo consentono una sosta per eventuali rifornimenti. Sulla C.N.S. la quota del Passo del Forno è 2768 m anziché 2775.

Si imbocca, dietro il Rifugio Gerli (1960 m), la comoda mulattiera che, dopo aver attraversato la pietraia alla base del Torrione Porro foto, entra in un rado bosco di larici. Appena superato il secondo tornante, si devia a sinistra sul sentiero che scende sul fondo della Val Ventina foto, si attraversa il ramo principale del Torrente Mallero su un ponticello di legno e si supera l'ampio letto sassoso del corso d'acqua fino ad incontrare i casolari dell'Alpe Forbesina foto (1656 m - 0.40 h).

Piegando a destra si incontra, poco dopo, il torrente che scende dalla Val Muretto. Senza attraversare il ponte si imbocca a sinistra l'evidente traccia del sentiero che risale il monte con un percorso non lineare per raggiungere l'Alpe Vazzeda inferiore (1832 m - 1.20 h).

Si prosegue lungo il sentiero che si snoda, prima all'aperto poi fra i larici, affacciato alla valletta di Vazzeda, quindi si piega a destra per raggiungere, dopo avere rimontato un valloncello ed una fascia rocciosa sulla sinistra, il pianoro dell'Alpe Vazzeda superiore foto (2033 m - 1.50 h).

Qui, su un masso nei pressi di una baita, è segnalato un bivio: a sinistra l'Alta Via della Valmalenco contrassegnata dai triangoli gialli, a destra il sentiero per il Passo del Forno. Si devia quindi decisamente a destra guidati dai segnavia azzurro-bianchi e si aggira il dosso ricoperto di radi larici, di rododendri e di ginepri. Ignorata, in corrispondenza di una baita diroccata, la deviazione sulla destra che conduce al Passo del Muretto, si entra nella Val Bona in corrispondenza di un pianoro, chiamato Pian delle Marmotte. Passati sul versante sinistro orografico del vallone, si procede su pascolo sempre più povero fino ad un secondo ripiano oltre il quale la progressione si fa più faticosa, perché bisogna destreggiarsi fra i sassi. Finalmente, dopo un ultimo risalto del terreno che dà quasi l'illusione di essere arrivati, si risale il ripido pendio sommitale di sfasciumi e si giunge alla caratteristica sella a forma di mezzaluna aperta fra il Monte Rosso a sinistra e la spalla del Monte del Forno a destra, il Passo del Forno foto (2775 m - 3.40 h).

Dal passo si scende in territorio elvetico piegando gradualmente verso destra lungo il nevaio sottostante fino ad incontrare le tracce del sentiero che, su terreno detritico, conducono in breve allo sperone SO del Monte del Forno sul quale, immediatamente al di là del suo crinale, è edificato il Rifugio del Forno (2574 m - 4.00 h).

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omio
Difficoltà
EE

Dislivelli
+ 1150 m / - 550 m

Tempo di percorrenza
4.00 h

Segnaletica
segnavia rosso-bianchi e triangoli gialli fino all'Alpe Vazzeda superiore; segnavia azzurro-bianchi dal fondovalle fino al Passo del Forno

Equipaggiamento
alta montagna; necessari a volte ramponi e piccozza

 
 
© Guida a cura di Riccardo Marchini - Fotografie Riccardo Marchini e Lodovico Mottarella - Cartografia MOTTARELLA Studio Grafico