Classica traversata del settore occidentale della Val Bondasca, al cospetto della mitica parete NE del Pizzo Badile. Nella seconda parte comprende il famoso Viäl, esposto cengione che consente di scavalcare la dorsale rocciosa di Sasc Furä, continuazione verso il basso di un altro mito alpinistico, lo spigolo nord del Badile.

Dal Rifugio Sciora (2118 m) si segue la traccia di sentiero che aggira la morena laterale destra del Ghiacciaio della Bondasca . Entrati nel bacino del ghiacciaio, si perdono gradualmente circa cento metri di quota seguendo i segnavia azzurro-bianchi che suggeriscono la via nell'intrico di massi e di ganda da cui affiora, nella parte più occidentale, il ghiaccio vivo. Raggiunta la marcata morena che separa il Ghiacciaio della Bondasca dal Ghiacciaio del Cengalo (Cant la Föia), ci si abbassa di altri cento metri per scavalcare a quota 1945 m l'imponente argine, qui ricoperto di magro pascolo, e si prosegue a valle del Ghiacciaio del Cengalo per raggiungere la sua morena laterale sinistra, il cui filo viene rimontato fino a quota 2048 m (C.N.S.). Proseguendo lungo la traccia che risale i pascoli dell'Alpe Cengalo, si arriva alla base erbosa della cresta di Sasc Furä, dove un evidente ripido canalino consente di arrampicarsi al cengione attrezzato, detto Viäl, che, con un'aerea traversata in salita, conduce alla marcata depressione di cresta (2266 m - 1.50 h) che immette nel bacino della Val Trubinasca .

La discesa nella Val Trubinasca è breve e gradevole. Il sentiero si snoda fra placche granitiche che affiorano sempre meno frequenti dalla cotica erbosa e raggiunge il margine del bosco dove, in un quadro di suggestiva atmosfera alpina, sorge il Rifugio Sasc Furä (1904 m - 2.20 h).

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