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| ![]() | A2 - DAL RIFUGIO GIANETTI AL RIFUGIO ALLIEVI-BONACOSSA Costituisce il tratto storico del Sentiero Roma, quello ideato nel 1928 per celebrare l'Italia fascista; in Val del Ferro sono ancora visibili alcuni fasci littori dipinti schematicamente sui sassi. È una tappa molto varia per il continuo mutare degli scorci panoramici. La discesa dal Passo del Camerozzo in Val del Ferro, particolarmente esposta, costituisce probabilmente il pezzo più impegnativo dell'intero anello. Il superamento dei tratti difficili è comunque agevolato dalla presenza di catene.
Dal piazzale antistante il Rifugio Gianetti (2534 m) si imbocca il sentiero che percorre in direzione est l'anfiteatro della Val Porcellizzo. Assumendo come costante riferimento la marcata e inconfondibile depressione di cresta intagliata a sinistra del Pizzo Camerozzo, si prosegue lungo la facile traccia che si snoda, con qualche saliscendi fra chiazze d'erba, blocchi grossolani e placche rocciose, fino alla base della pietraia che costituisce lo zoccolo della costiera di separazione fra la Val Porcellizzo e la Val del Ferro. Si risalgono i regolari tornanti fino alle rocce sommitali, dove alcune catene facilitano il raggiungimento del Passo Camerozzo La discesa in Val del Ferro Si completa l'attraversamento della Val del Ferro Più delicata la discesa sul versante opposto, perché la traccia del sentiero, dopo un primo aereo traverso a destra, si abbassa lungo la ripida parete, protetta nel tratto più esposto da catene, per raggiungere la pietraia ed i magri pascoli della Val Qualido, poco estesa e senza cime di richiamo alpinistico, ma forse per questo più suggestiva nella sua raccolta solitudine. Attraversata la valle, dapprima in quota poi in leggera discesa, si raggiunge l'imbocco di un breve canale di sfasciumi che permette di risalire, aiutati nel tratto finale da una catena, allo stretto intaglio del Passo dell'Averta Si prosegue a sinistra lungo una cengia erbosa sovrastante un salto di roccia, si discende un ripido canale attrezzato e si attraversa con un ampio arco il circo del Vallone dell'Averta fino a un pianoro verdeggiante. Da qui, perdendo una cinquantina di metri, si aggira poco sopra la sua base lo spigolo ESE del Monte di Zocca, di cui si percorre il filo per brevissimo tratto guidati dalle corde fisse. Sul versante opposto alcuni ripidi tornanti fanno perdere ancora alcune decine di metri di quota. Poi il sentiero riprende a salire in direzione nord, per aggirare uno scosceso avvallamento fino alla quota di 2420 m, da dove, piegando decisamente a destra, ridiscende al pianoro erboso su cui sorge il complesso del Rifugio Allievi-Bonacossa (2385 m - 5.30 h).
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© Guida a cura di Riccardo Marchini - Fotografie Riccardo Marchini e Lodovico Mottarella - Cartografia MOTTARELLA Studio Grafico |