ALPE LENDINE

Domenica 23 febbraio 2020 escursione su neve all’Alpe Lendine.

Vista la situazione di scarso innevamento e della probabile presenza di qualche tratto ghiacciato, decidiamo di utilizzare solamente gli scarponi ed i ramponcini, lasciando a riposo le nostre amate ciaspole.

Alla partenza da Olmo le nubi che ammantavano la Valchiavenna cominciano a sfrangiarsi ed il sole si fa strada ad illuminare la valle ed il serpentone del Cai Morbegno che si inerpica sulla prima salita verso l’alpeggio di Zecca.

Siamo in 21 partecipanti comprese le  gentili ospiti del Cai di Dongo e Calogero del Cai di  Roma.

Giunti a Zecca ci soffermiamo ad ammirare le caratteristiche baite della valle del Drogo e commentiamo la presenza di alcune locandine che segnalano l’intenzione di vendita dei proprietari.

Superato l’alpeggio, il percorso entra in un magnifico lariceto e con andamento tranquillo, qualche salitella e lunghi tratti pianeggianti, procede   verso la valle del Drogo.

Poco prima del caratteristico ponticello sul torrente Drogo  incontriamo un po’ di neve ghiacciata e calziamo i ramponcini. Ci spostiamo quindi sull’altro versante della valle ed affrontiamo la parte più impegnativa della gita risalendo un pendio molto innevato.

Il bosco si dirada ed ecco apparire la fiabesca Alpe Lendine. Siamo solamente a 1710 metri, ma ci colpisce l’enorme quantita’ di neve presente sui tetti delle piccole baite.

Di colpo ci sembra di essere tornati indietro nel tempo, ci incantiamo ad osservare e fotografare questo bellissimo angolo di un mondo antico che si e’ magicamente conservato integro attraverso i secoli, visto che l’alpeggio e’ gia’ menzionato nel secolo XIV come alpe di Olmo.

Naturalmente osserviamo anche le splendide cime che fanno da fondale all’Alpe: il monte Mater ed il Pizzaccio, con in mezzo il passo di Lendine.  Di fronte a noi, anche se un po’ nascosto dalle nuvole chiare, si impone il Pizzo Stella, mentre alla nostra sinistra scorgiamo il bacino del Truzzo.

E’ tempo per una frugale colazione ed il gruppo si divide fra le baite per cercare un posticino senza neve. Abbiamo anche la fortuna di incontrare in una delle baite una  sorridente signora che gentilmente  ci offre alcune tazze di buon caffe’

La discesa verso Olmo  é piacevole e rilassante, anche perché ci si attarda ad osservare i bellissimi larici e a commentare i momenti piu’ interessanti dell’escursione.

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