PIZ SURGONDA

PIZ SURGONDA    (19 gennaio 2017)

 

Nel complesso si è rilavata una scelta vincente andare oltre confine, in Engadina, a fare la prima gita scialpinistica dell’anno 2017.

La poca neve di questa prima parte dell’inverno non ci ha permesso di trovare valide alternative alla Val d’Agnel oltre il Passo Julier, una delle poche zone a distanza chilometrica accettabile con qualche centimetro di neve in più rispetto a quanto presente sulle montagne di casa nostra.

Il numero considerevole di auto parcheggiate presso “LA VEDUTA” ne è stata la conferma, molti altri scialpinisti l’hanno pensata come noi.

 

Le basse temperature -17° C, non ci hanno scoraggiato e ci siamo messi velocemente sugli sci per cercare di scaldarci velocemente  e raggiungere il prima possibile una zona soleggiata.

Dopo 30 minuti di salita all’unanimità si decide di cambiare meta.

In una giornata con grado 3 sulla scala del rischio valanghe, il Piz Campagung per le sue pendenze più dolci, la minore presenza di vento e un innevamento più continuo e costante ci è sembrava un posto più sicuro,  poi delle evidenti  tracce a serpentina dalla cima hanno catturato la nostra attenzione al contrario della cresta ventata e scarsa di neve  del Surgonda.

 

Chi pensava di rinunciare a qualche metro di dislivello per la differenza di altitudine tra le due montagne,  ha avuto il tempo di riscattarsi rimpellando e ripetendo i primi 200 m di discesa su una fantastica  neve polverosa.

Purtroppo non tutti i sassi siamo riusciti ad evitare, e qualche danno alle solette degli sci ce li siamo portati a casa.

Rientrati in Italia nel primo pomeriggio, come al solito tappa merenda per scambiarci i saluti.

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