il mattino sorge ad est (film)

Il mattino sorge ad est

 

Il prossimo appuntamento de “I martedì del CAI” è previsto per il 7 febbraio e vedrà la proiezione del film “Il mattino sorge ad Est”

 

La trama del film

Nella tarda primavera del 1895 Ruffoni  Domenico  detto Menal giunge a Premana dalla Val Gerola. Rimasto vedovo da un anno, è spinto in quei luoghi dalla sua professione di bergamino e dalla speranza di trovare una donna con cui risposarsi. Il Menal  è  famoso in paese per essere una persona molto facoltosa. Il consistente gruzzolo di denaro che porta sempre con sè attira l’attenzione di un gruppetto di muratori che, assetati dalla voglia di smettere di lavorare e dedicarsi all’eterna baldoria, preparano un piano per cercare di derubarlo.

Nella faccenda viene coinvolta una donna brusca e solitaria, ól Catòi, che durante la sua permanenza estiva sull’alpeggio ha il compito di avvicinare l’uomo, proporsi in moglie  e,  una volta ammansito, agevolare la rapina.Inizialmente la donna vede nella parte di bottino spettante la possibilità di sopravanzare nella comunità, ma inaspettatamente l’incontro con quell’uomo risveglia in  lei nuovi sentimenti orientando la vicenda verso un dramma inevitabile.

 

Recensione

Questo il commento di Gino Buscaglia, critico cinematografico:

Diciamolo subito: “Il mattino sorge a est”, film di Stefano Tagliaferri, fotografato da Angelo Guarracino e tratto da un racconto dello storico premanese Antonio (Tòni) Bellati, è una bella sorpresa e un gran bel film.

Perché è una bella sorpresa? Perché è un film fatto con quattro soldi come ce ne sono tanti – troppi! – da quando si è imposto il digitale che ha abbassato drasticamente i costi di produzione, ma che per la maggior parte sono opere superflue per non dire sgangheratamente presuntuose,    e invece questo è bello, solido ed espressivo. Perché è interpretato tutto da non-attori: persone vere, del posto (Premana), che per la prima volta in assoluto si sono inventati  attori  cinematografici (e solo alcuni di loro al massimo avevano una piccola esperienza da filodrammatici) e hanno saputo reggere il gioco con grande efficacia. Perché, infine, c’è una fotografia che non si limita a illuminare le scene, come avviene troppo spesso in tanti sceneggiati televisivi, ma che si fa elemento autenticamente narrativo, creando atmosfere e contribuendo a costruire il senso profondo della storia.

Perché è un gran bel film? Ovviamente per tutti gli elementi elencati sopra, ma non solo! Lo è perché è solido nel suo impianto narrativo, molto ben articolato e fluido nel suo scorrere. Lo è perché ricostruisce ambiente fisico e umano di un passato ormai remoto con rigore filologico, ma anche con più di un lampo di vera poesia, tanto che si ha l’impressione viva di una sorta di viaggio nel tempo: magia del cinema, quando è vero cinema. Lo è perché trasuda e trasmette autenticità: costumi, attrezzi, gesti, luoghi, voci che intonano un dialetto aspro e insieme musicale danno vita ad un contesto umano sociale e ambientale talmente credibile da  fartelo  sentire “vicino” nonostante la lontananza temporale della vicenda narrata (fine XIX  secolo).”

 

Scheda:

Regia di Stefano Tagliaferri. Con Benedetto Codega, Albrina Pomoni, Antonio Bertoldini, Giovanni Bellati, Nicola FazziniDrammatico, durata 93 min. – Italia 2014

 

Un film quindi molto interessante, girato molto bene, con un’ottima fotografia, in un luogo vicinissimo a noi. Per chi volesse maggiori informazioni o visionare il trailer vi rimando al sito  www.il mattinosorgeadest.com

 

Appuntamento in sede, alle ore 21,00, inizio proiezione ore 21,15.

ALPE PIAZZA (LAGÜI)

DOMENICA 29 GENNAIO

CIASPOLATA

A causa dello scarso innevamento, la gita viene comunque confermata, ma l’itinerario verrà fatto a piedi senza le ciaspole.

Ritrovo: Morbegno, ore 8,30 Piazza S. Antonio
Dislivello in salita: 486m per il rif. Alpe Piazza, 1000m per il Monte Lago (partenza da 1350 m)
Difficoltà: E (escursionistica)
Attrezzatura: da escursionismo invernale (ramponi per la salita al Monte Lago)
Iscrizione: obbligatoria, entro venerdì 27 gennaio in sede, via mail info@caimorbegno.org, oppure contattando:
Alda 338 1342563
Francesco 342 0087057
Pranzo:  facoltativo presso il Rifugio Alpe Piazza al costo di 18,00 € a persona, comunicandolo in fase di iscrizione.

PIZ SURGONDA

DOMENICA 15 GENNAIO

Gita scialpinistica in Engadina nei pressi dello Julierpass

Descrizione itinerario:
Lasciata l’auto due tornanti sotto La Veduta, salire seguendo il fondovalle della Val d’Agnel, sino nei pressi di Q. 2568, dove con direzione di massima N si raggiunge la Fuorcla d’Agnel, 2983 m.
Da qui scendere leggermente verso N sotto le rocce del Piz Surgonda per poi risalire con una traversata talvolta delicata (40°) alla Fuorcla Traunter Ovas a N del Piz Surgonda.
Da qui lungo il dosso poco pendente del ghiacciaio sino alle cime.

Ritrovo: Morbegno, ore 7,30 Piazza S.Antonio
Dislivello in salita:972 m ( da 2220 a 3192 m )
Difficoltà: BS
Attrezzatura: da scialpinismo ( ARTVA, pala e sonda obbligatori)
Iscrizione: obbligatoria, entro venerdì 13 gennaio, in sede,
oppure contattando: Vincenzo 348 8228093
                              Marco 348 9491422

TREKKING sul sentiero Andrea Paniga

DOMENICA 30 OTTOBRE

TREKKING sul sentiero Andrea Paniga in Val Tartano

Anello Val Corta – Val Budria

Ritrovo: ore 7,30 Piazza S.Antonio

Dislivello: 800 m percorso corto, 1000 m percorso lungo

Difficoltà: E

Attrezzatura: da escursione di media montagna

Iscrizione: obbligatoria entro venerdì 28 ottobre in sede, o via e-mail

info@caimorbegno.org

 

PORTOFINO CAMOGLI

DOMENICA 18 SETTEMBRE

 

Portofino – San Fruttuoso – Camogli

(gita escursionistica)

 

 

Descrizione:

La traversata Portofino- San Fruttuoso è sicuramente un itinerario tra i più belli e interessanti che si possono fare tra il Golfo del Tigullio e il Golfo Paradiso e nell’intera fascia costiera ligure.

Si comincia la traversata dal porticciolo di Portofino. La strada pedonale, lastricata nella mezzeria e ciottolata ai lati, marcata con due bolli e un quadrato rossi, si stacca a nord del porto. In salita, fra ville, giardini e stupendi panorami, si arriva alla cappella di S. Sebastiano.  L’ampia strada lastricata porta poi ad un incrocio di sentieri: si lasciano a destra  i percorsi segnati con quadrato e il simbolo del più rossi e a sinistra un percorso per Portofino via Cappelletta.
Sempre sull’itinerario marcato con i due bolli, ora non più lastricato , si raggiungono le Case del Prato.  Con un andamento quasi pianeggiante, ad un’altezza di circa 200mt, si percorre il vallone di Ruffinale, per poi salire alla località “Base 0”, dove si traccia il sentiero che sale alle Pietre Strette. A questo punto si inizia a scendere con stretti tornanti alla profonda insenatura di S. Fruttuoso, circondata da pinete con sottobosco di macchia mediterranea: le sue case, l’antico monastero dei benedettini, il torrione e la spiaggetta ciottolosa sono una vera meraviglia.  Si scende al piccolo nucleo detto “La Cheta” (piazzola per l’atterraggio degli elicotteri) e quindi, dalle prime case di San Fruttuoso si giunge al monastero di Capodimone. Dopo la meritata sosta, il nostro cammino riprende lungo il sentiero che collega San Fruttuoso a San Rocco di Camogli, il più suggestivo del Parco di Portofino, ma anche particolarmente impegnativo per la presenza di alcuni passaggi sulla roccia a strapiombo sul mare e la ripida salita iniziale. E’ consigliabile premunirsi di una buona scorta d’acqua perché lungo il tragitto non ci sono fonti.
L’itinerario incomincia presso l’imbarcadero, di fronte all’abbazia. Salite lungo gli scalini in pietra per proseguire con una serie di tornanti in mezzo ad un bosco, in cui si possono ammirare alcuni esemplari di magnifici pini secolari. In circa 30′ vi trovate al Valico della Costa del Termine (257 mt.s.l.m.), in prossimità di Punta Torretta.
Da qui con una ripida (e un po’ scivolosa a cause delle foglie) discesa in una valle ombrosa scendete per arrivare sopra a Cala dell’Oro, deliziosa baia a cui si può accedere solo in barca. Attraversato un ruscello in secca (in estate), inizia il tratto più straordinario di tutto l’itinerario, in cui le rocce del Promontorio si tuffano nel blu intenso del mare sottostante creando uno spettacolo naturale inimitabile.
Il sentiero, a volte stretto e irregolare, è definito “molto impegnativo” a causa di alcuni brevi tratti (uno, in particolare, in cui si attraversa una roccia con pochi punti d’appoggio) a strapiombo sul mare; ma l’utilizzo delle catene, un buon paio di scarpe e una sufficiente dose di prudenza rendono la traversata accessibile a tutti.
La vista di Punta Chiappa sotto di voi pre-annuncia l’arrivo in località Batterie (246 mt. s.l.m.), un belvedere che deve il nome ai resti dei bunker della II Guerra Mondiale.
Abbandonate ora la costa per inoltrarvi nella boscaglia con alcuni saliscendi, ai quali segue un falsopiano fino a località Fornelli (238 mt. s.l.m.), dove il sentiero si unisce a quello proveniente da località Toca (e Pietre Strette) e avanza, in maniera agevole tra terreni che si fanno più curati via via che ci si avvicina alle prime case.
Attraversate ora il piccolo abitato di Mortola, e proseguite sempre dritti, tralasciando la deviazione, a sinistra, per Punta Chiappa sulla passeggiata “vista mare” fino al panoramico sagrato della Chiesa di San Rocco di Camogli. Dal sagrato si prosegue scendendo la scalinata che passando tra uliveti ed alti muri ci porta a Camogli, al parcheggio vicino alla Caserma dei Carabinieri, dove termina la nostra escursione.

 

Ritrovo: Morbegno, ore 6,00 Piazza Bossi (stazione)
partenza con autobus (minimo 30 persone)
Dislivello in salita: 665 m (sviluppo 11 km)
Difficoltà: E (escursionistico con brevi tratti esposti ed attrezzati)
Attrezzatura: da Trekkin
Quota di partecipazione: € 25.00 (non soci € 35.00)

Iscrizione: obbligatoria, entro mercoledì 14 settembre, in sede oppure contattando:
Marco 348 9491422
Alessandro 349 4661875
Davide 335 6867355

LAGO D’EMET ( sentiero del Cardinello)

Descrizione

L’escursione parte da Isola (m. 1268). Parcheggiata l’automobile nel parcheggio sopra la chiesa, scendiamo all’inizio del paese, dove troviamo la locanda Cardinello. Percorrendo una stradina asfaltata, la via Cardinello, raggiungiamo il ponte che ci porta sul lato opposto della valle. Siamo leggermente a monte della centrale idroelettrica e del punto di partenza della strada per Pianazzo, ed abbiamo alla nostra sinistra il torrente Liro. Un cartello indica la Via Spluga, che, nel primo tratto, è costituita da una pista sterrata che sale fino alle case della frazione di Torni (m. 1360). Più avanti la pista cede il posto ad una mulattiera che si congiunge, poi, con la variante che proviene da Rasdeglia e Soste, sul lato opposto, e piega leggermente a destra, risalendo un crinale costituito da larici e magri pascoli, prima di raggiungere l’imbocco della Valle del Cardinello. Il sentiero è intagliato sul fianco strapiombante della valle, con alcuni tratti scalinati nella viva roccia. Alcuni corrimano, nei tratti che richiedono maggiore attenzione, aiutano, ed in generale bisogna procedere con prudenza, ed evitare di percorrere la mulattiera in presenza di neve o ghiaccio. La valle piega verso destra, cioè verso nord-est. Dopo aver superato un’ultima porta nella roccia, il sentiero giunge alla sommità della valle, ad est del punto nel quale la ss. 36 dello Spluga raggiunge la casa Cantoniera di Stuetta. Percorriamo per un breve tratto la statale fino a raggiungere un parcheggio posto sul lato orientale del Lago di Montespluga, poco prima del nucleo di Montespluga (m. 1900). Seguendo le indicazioni del cartello che indica il rifugio Bertacchi ed il lago di Emet, ci mettiamo in cammino su una pista sterrata che sale molto gradualmente, verso una cava, con alcuni tornanti. Superato un muretto a secco, intercettiamo un sentiero che sale, alla nostra destra, da Madesimo. Poco dopo troviamo due sentieri che si staccano sulla destra dalla pista, con segnalazione: ignorato quello che scende a Macolini, imbocchiamo quello per il rifugio Bertacchi ed il lago d’Emet. Ci affacciamo, così, sulla Val Scalcoggia e cominciamo a descrivere un ampio arco che taglia il basso versante meridionale del pizzo Spadolazzo, alternando tratti in piano a brevi salite. Ignorato un sentierino che si stacca sulla destra e che porta al Lago Nero dello Spadolazzo in un’ora e mezza, proseguiamo superando alcuni corsi d’acqua e qualche lastrone. Un tratto un po’ esposto è servito da corda fissa. Superata una fascia di materiale franoso, approdiamo ai più tranquilli pascoli dell’Emet ed in breve siamo al rifugio Bertacchi.

Ritrovo: Morbegno, ore 7,00 Piazza S. Antonio (mezzi propri)
Dislivello in salita: 890 m (da 1268 a 2144)
Difficoltà: E (escursionistica)
Attrezzatura: da escursione media montagna

Iscrizione: obbligatoria, entro venerdì 3 settembre, in sede, via e-mail info@caimorbegno.org,  oppure contattando
Alessandro 349 4662875
Davide 335 6867355

GIRO D’ESTATE

Anche quest’anno è arrivato il momento di festeggiare il compleanno della nostra sezione.
Dopo l’indimenticabile cinquantesimo del 2012 con la grande festa delle 50 CIME, abbiamo proposto il GIRO D’ESTATE manifestazione  giunta alla quarta edizione pensata per ricordarci che il nostro sodalizio compie gli anni.
Per questa edizione la scelta è ricaduta su  IL PASSO DEL MURETTO,  antica Via di transito tra l’Italia e la Svizzera , un itinerario escursionistico facile, adatto a tutti, in un ambiente suggestivo e spettacolare.
In breve ecco l’itinerario:
Ritrovo: domenica 17 luglio ore 7.00 Piazza Bossi (stazione di Morbegno), partenza con pullman per Chiareggio in Valmalenco
Escursione: da Chiareggio (1612 m) si segue la strada che attraversa il piccolo borgo fino alla località Pian del Lupo (1625 m), poi per strada sterrata che sale passando vicino all’Alpe dell’Oro (2010 m) per poi inoltrarsi nella valle. Si continua seguendo la vecchia mulattiera storica, in alcuni tratti ancora ben visibile, fino ad arrivare al Passo del Muretto (2562 m), confine di Stato con la Confederazione Elvetica. Si entra quindi in Svizzera scendendo lungo la Valle del Forno, poi su una piana alluvionale, l’itinerario si fa più dolce verso il Plan Canin (1982 m) fino al lago di Cavloc (1907 m), quindi pausa pranzo al sacco. Si percorre poi l’ultimo tratto verso il al Passo del Maloja (1815 m) dove ad attenderci (ore 16.00 circa) ci sarà il pullman per il rientro a Morbegno.
Dislivello: 950 m
Attrezzatura: da escursione in media montagna
Quota di partecipazione: 20 Euro
Iscrizione: obbligatoria entro venerdì 15 luglio in sede, via e mailinfo@caimorbegno.org,  oppure contattando: Alessandro 349 4661875/ Davide 335 6867355/Marco 348 9491422
A tutti i partecipanti verrà distribuita una Maglietta tecnica a ricordo della manifestazione.

MUSICA IN GIARDINO

Venerdì 10 giugno si è tenuta la quinta edizione della nostra manifestazione “Musica in giardino”.

CIMA ZEBRU’ (gita escursionistica)

 

Domenica 03 luglio

Ritrovo: Morbegno, ore 6,30 Piazza S. Antonio (mezzi propri)
Dislivello: 970 m
Difficoltà: E/EE
Attrezzatura: da escursione in alta montagna

Iscrizione: obbligatoria, entro venerdì 17 giugno, in sede oppure contattando

info@caimorbegno.org
Davide 335 6867355

Marco 348 9491422

 

In breve l’itinerario:
dal parcheggio dell’Albergo dei Forni (2150 m) si segue per un certo tratto la stradina che conduce al rifugio Pizzini-Frattola, quindi si prende a sinistra per la Baita dei Forni (2389 m). Da qui ci si innalza verso NE sull’ampio dosso erboso per raggiungere i ruderi di un villaggio militare della Prima Guerra Mondiale. Una traccia, in alcuni punti molto ripida, permette di raggiungere la cima. Bellissima vista su Pasquale, Cevedale e sulla Val Zebrù. Per cresta si scende al Passo Zebrù nord (3001 m), da dove si raggiunge comodamente il rifugio Pizzini-Frattola (2700 m). Ritorno alle auto lungo la gippabile del rifugio.

MUSICA IN GIARDINO

Come tradizione, vogliamo salutare l’arrivo dell’imminente estate con un brindisi musicale alla bella stagione. Così per venerdì 10 giugno alle ore 21,00 è prevista la quinta edizione di “Musica in Giardino”, il nostro appuntamento musicale che quest’anno propone un’escursione nel mondo della musica lirica. Si esibiranno infatti il soprano Stella Zadorina con l’”Insieme di canto lirico”, accompagnati dal Trio Aries, composto da Ombretta Presotto al pianoforte, Giuseppe Trabucchi al clarinetto ed Elia Senese al violino.

Invitiamo quindi tutti a partecipare a quest’iniziativa, sui verdi e panoramici giardini di Palazzo Malacrida. Potremo così brindare insieme all’estate entrante. L’ingresso è libero.