CHIARA AL FITZ ROY

Riprendono, dopo una lunga pausa i “martedì del CAI”.

Lo facciamo con una protagonista al femminile, Chiara Gusmeroli, forte alpinista locale.
Chiara, 27 anni, valtellinese affezionata, è nata e cresciuta a Talamona.  Inizia a frequentare la montagna da piccola, apprezzandone fin da subito il senso di libertà ed avventura. Con gli anni si avvicina a diverse attività che tutt’ora pratica nelle varie stagioni dell’anno, variando tra scialpinismo, alpinismo, arrampicata su roccia e su ghiaccio. Le Alpi, la Valtellina ed in particolare la Val Masino restano la sua comfort zone anche se negli ultimi anni ha scoperto quando sia bello viaggiare e scoprire il mondo con un saccone sulle spalle.
L’estate scorsa, assieme a Matteo De Zaiacomo dei Ragni di Lecco, ha salito diverse vie impegnative sul gruppo del Badile e Cengalo, aprendone anche di nuove.
Al momento è appena rientrata dalla Patagonia, dove ha salito, sempre con De Zaiacomo, il Fitz Roy, mitica e arcigna cima tra l’Argentina ed il Cile.
Martedì Chiara ci porterà, con immagini spettacolari, lungo le lisce pareti granitiche della Valmasino e della Patagonia.
Appuntamento quindi per martedì 19 marzo, ore 21,00, presso la sede CAI di Via San Marco, a Morbegno

MONTE ADAMELLO

 

Introduzione:

Salita alla vetta più alta dell’Adamello, dal versante bresciano, e precisamente dalla Val Camonica. La valle di accesso, è la Val d’Avio, che è una convalle della Val Camonica, accessibile da Temù.

Accesso:

La Val d’Avio è una convalle della Val Camonica: a quest’ultima si arriva seguendo le indicazioni per Edolo. Giunti a Edolo si prosegue verso il Passo del Tonale fino a Temù. Dal centro del paese si prende a destra la strada che risale la Valle dell’Avio (indicazioni), che si percorre tutta in direzione delle dighe. Giunti a Malga Caldea, in corrispondenza di un piano, la strada è interrotta da una sbarra dove si parcheggia l’auto.

Descrizione della salita:

1° GIORNO – Malga Caldea (1584) Rif. Garibaldi (2553) h 4.00
Dai parcheggi presso Malga Caldea (1584 m) si imbocca la strada di servizio delle dighe (asfaltata) che, dopo aver attraversato il torrente, risale con ampi tornanti sul versante sinistro della valle, fino a giungere al primo invaso artificiale (1900 m, 1 ora). Si segue la strada, (sentiero n°11) da qui in avanti sterrata, che costeggia i laghi dell’Avio e Benedetto. Al termine del secondo lago, una breve salita nell’ultimo tratto di bosco conduce a Malga Lavedole (2044 m, 1.45 ore). Da qui si seguono le indicazioni per il rifugio Garibaldi: un ultimo tratto tra i detriti conduce verso la diga del lago artificiale del Venerocolo, dove a breve distanza sorge il rifugio Garibaldi (2553 m, 4 ore).
2° GIORNO – dal Rif. Garibaldi al Monte Adamello (3554) passando dal Passo Brizio e dal Passo degli Italiani.
Dal rifugio, ci si dirige verso la diga e la si oltrepassa, portandosi sull’opposto lato del lago del Venerocolo, dove si riprende il sentiero n° 11 che ci porta ai piedi della ferrata. Da qui, in circa 20 minuti, lungo una parete attrezzata (con scalini e cavi) si raggiunge il Passo Brizio 3149m dove c’è il Bivacco Zanon-Morelli. Arrivati al passo, seguire i segnavia a destra, che consentono di scendere sulla Vedretta del Mandrone con un percorso attrezzato che evita il canale detritico e franoso sotto il bivacco (raggiungibile con il percorso attrezzato che parte a sx dal passo). Si perdono un centinaio di metri di dislivello. Dalla vedretta del Mandrone si sale a destra lungo il margine del ghiacciaio fino a quando è possibile salire sulla cresta che ci porta al Passo degli Italiani. Al di là del passo, si accede al Pian di Neve, e tenendosi sempre il più possibile in quota, si passa sotto la vetta del Monte Falcone, fino ad arrivare ai piedi delle roccette con passaggi di I° e II° grado. Superate le roccette, si arriva in vetta.

Discesa:
Per la discesa rifare a ritroso il percorso dell’andata.

L’itinerario ha uno sviluppo non indifferente (17 KM A/R dal rifugio).

VON SCERSCEN

Anteprima cinematografica del film

VON SCERSCEN – Diario di un’indagine”

A Sondrio verrà presentato l’ultimo film diretto da Mirko Sotgiu, tratto da “Diario di un’indagine” di Massimo Vener e girato in Valmalenco

IL FILM VERRÀ PROIETTATO PER LA PRIMA VOLTA AL CINEMA EXCELSIOR DI SONDRIO IL 24 FEBBRAIO 2022 ALLE ORE 21:00 ALLA PRESENZA DEL REGISTA E DEL CO-AUTORE MASSIMO VENER

Ambientato tra i ghiacciai della Valmalenco, racconta la storia di un ignoto scomparso sul ghiacciaio dello Scerscen. Il suo corpo è stato ritrovato mummificato nel 2007 da una guida alpina, Paolo Masa.

Non si sentirà più parlare dell’alpinista deceduto, sotto la capanna Marco e Rosa, fino al 2014, quando un’escursionista con il suo cane, in gita, ritroverà una testa con alcuni brandelli di tessuti, nello stesso luogo.

Il mistero dell’alpinista ignoto inizia da quel momento, grazie alle indagini di un ex-finanziere con la passione per la scrittura e lo studio delle analisi scientifiche.

Ispirato a una storia vera, il film ripercorre i momenti salienti grazie alla partecipazione dei reali protagonisti.

Massimo Vener è lo scrittore protagonista di un’intensa storia di ricerca e indagine, legata al ritrovamento del corpo mummificato rimasto conservato tra i ghiacci e le rocce del ghiacciaio dello Scerscen superiore in Valmalenco, provincia di Sondrio.

Con dedizione minuziosamente scientifica, Massimo ha dedicato negli ultimi tre anni, tutto il suo tempo per ricostruire quanto fosse accaduto allo sconosciuto alpinista.

Da questa storia rivelatasi via via più appassionante, che intreccia ghiacciai, territori, personaggi locali, rifugi, il CAI e molti esperti di vari settori della montagna e della scienza, è nato il film documentario.

“Von Scerscen” è il nome di fantasia dato da Massimo all’ignoto scomparso, interpretato da Marcello Zenoni, per la prima volta sul grande schermo, e dalla voce di Giuseppe Cederna .

Secondo il regista Mirko Sotgiu: “La montagna è un luogo fatto di storie, un intreccio continuo di avvenimenti che con il tempo arricchiscono sempre più i nostri territori rendendoli unici”

Il film mostra un’alternanza di scene di finzione, molto suggestive, e di ricostruzione degli accaduti, con riprese durante lo studio e la ricerca condotta da Massimo e altri esperti.

Girato dalla troupe specializzata OpenCircle in condizioni molto particolari fino ai 3600m di altitudine della Capanna Marco e Rosa, la produzione ha impiegato 2 anni nella realizzazione, anche per i ritardi a causa della pandemia.

Il progetto è stato portato a termine grazie anche al contributo della Cineteca Nazionale del CAI e della Sezione Valtellinese del CAI di Sondrio oltre che degli operatori valtellinesi e lombardi come i gestori dei rifugi Marco e Rosa e Zoia, il supporto logistico di Elitellina, la collaborazione del Servizio Glaciologico Lombardo.

LA MONTAGNA A CASA

 


                                                       CLUB ALPINO ITALIANO

                                                        “LA MONTAGNA A CASA

                                APPUNTAMENTO CON IL CINEMA DI MONTAGNA


Rassegna on line dei film della Cineteca del Club alpino italiano,in collaborazione con Sondrio Festival e Parco nazionale delle Stelvio

I film saranno visibili sul canale Youtube del Cai.
Il primo appuntamento è venerdì 3 aprile alle ore 21 con “Solo in volo” di Luca Maspes.

 

 

Milano, 2 aprile 2020

 

Una sala cinematografica virtuale per vedere una selezione di film di montagna. Con “La montagna a casa” il Club alpino italiano porta l’alpinismo, la natura e molto altro nelle case di tutti gli italiani.

 

L’iniziativa – che si aggiunge alle altre già messe in campo dal Cai per mettere a disposizione gratuitamente contenuti di qualità per affrontare questa lunga emergenza – è realizzata in collaborazione con Sondrio Festival – Mostra internazionale dei documentari sui parchi – e con il Parco Nazionale dello Stelvio.

Lungometraggi, cortometraggi e documentari della rassegna fanno parte del catalogo della Cineteca del CAI e di quelli dei partner. Un ringraziamento va a registi, produttori e distributori che hanno messo a disposizione gratuitamente film per questa iniziativa.

 

I film saranno a disposizione settimanalmente sul canale Youtube “CAI Club alpino italiano” (http://www.youtube.com/c/CAIClubAlpinoItaliano) per un’unica proiezione serale alle ore 21, e per una successiva replica  il giorno dopo alle 16.

Il Cai annuncerà ogni settimana i film in cartellone e i giorni di proiezione tramite i suoi canali ufficiali: gli interessati sono invitati quindi a seguire il sito cai.it, il notiziario on line loscarpone.cai.it e i profili Cai sui principali social network. La programmazione inizierà il 3 aprile e cesserà il 30 giugno, salvo eventuali proroghe.

 

Il primo titolo, “Solo in volo” di Luca Maspes (Italia, 2018, durata 31 minuti), messo in programma grazie alla collaborazione con la Fondazione Luigi Bombardieri, sarà visibile venerdì 3 aprile alle ore 21 a questo link https://www.youtube.com/watch?v=IlxgnHTKWt8 e resterà poi eccezionalmente a disposizione di tutti sul canale Youtube del CAI.

 

Il film è il ritratto di Luigi Bombardieri: nato a Milano nel 1900, visse la sua vita a Sondrio, dove lavorava come direttore di banca. Trascorreva tutto il tempo libero fra i monti e la Sezione del Club alpino della sua città, a cui era a tal punto legato da lasciarle in eredità tutti i suoi beni. A lui si deve l’intuizione che solo l’utilizzo degli elicotteri avrebbe potuto fare la differenza fra la vita e la morte nei soccorsi in montagna. Grazie alle ardite imprese nel massiccio del Bernina con le Guide alpine e all’esperienza diretta, elaborava idee innovative per l’alpinismo e la frequentazione dell’alta quota. Morì nel 1957, proprio nel tentativo di sperimentare la sua idea, precipitando sotto il “suo” Rifugio Marinelli.
Mezzo secolo dopo, Maurizio Folini, Guida alpina e pilota di elicotteri, ha traghettato la stessa idea di Bombardieri dal gruppo del Bernina al Nepal, sulle montagne più alte del mondo, riuscendo a soccorrere alpinisti a quote record e aiutando la popolazione civile dopo il terremoto del 2015. I successi ottenuti spingono Folini a proseguire ancora oggi la sua opera di insegnamento delle tecniche di elisoccorso ai futuri piloti che opereranno in Himalaya, credendo fortemente nei valori di Bombardieri, da trasmettere ai giovani, e della montagna come scuola di carattere, di onestà, di solidarietà umana e di amore per la natura.

 

 

LINK

Il trailer di “Solo in volo”: https://vimeo.com/263366720

Il sito del Sondrio Festival http://www.sondriofestival.it/
Il sito del Parco Nazionale dello Stelvio http://www.stelviopark.it/

 

 

Ufficio stampa Club Alpino Italiano

mob +39 366 4912550

tel.   +39 051 8490100

 

Cervelli In Azione s.r.l.
Via Antonio Silvani 6/C

40122  Bologna

Le montagne sanno aspettare

Io resto a casa: un invito alla responsabilità, in questi giorni di emergenza per la diffusione del Covid-19, valido anche per chi va in montagna.

Il Club Alpino Italiano lancia un appello ai propri Soci e a tutti gli amanti delle Terre alte, chiedendo di rispettare la prescrizione governativa a non uscire di casa se non per comprovate necessità; il che equivale a rinunciare, per qualche tempo, e nell’interesse generale, alla frequentazione di sentieri, rifugi, vie alpinistiche e pareti ed in particolare nella nostra zona allo scialpinismo ed alle escursioni con le ciaspole. 

Gli appassionati di montagna già sanno che, talvolta, è necessario saper rinunciare ad una vetta per non mettere a repentaglio la sicurezza propria, dei compagni e degli eventuali soccorritori in caso di incidente. Tutto questo è senso di responsabilità.

Solo in questo modo sarà possibile difendere il bene prezioso della salute, salvaguardando, nel contempo, il lavoro di medici ed infermieri che si stanno prodigando in modo encomiabile ed evitando che un sistema sanitario già messo a durissima prova si trovi nella impossibilità di prestare idonee cure a tuti coloro che ne avessero bisogno.

OSCAR BELETTI

La più grande avventura
           ….è conoscere se stessi.

I racconti, frutto di avventure e condivisioni, coprono un lunghissimo periodo di esplorazioni nelle Orobie e sono organizzati nell’arco alpino da Ovest verso Est. Tra loro non vi è una logica consequenziale se non quella della voglia di andare, di cercare e cercarsi, di “capire se si è capito” e, complici l’anima e gli Dei, nell’attraversare, attraversarsi. Sono diari di viaggio che affrontano “sentieri” per lo più inediti e, senza dubbio, itinerari che stanno fuori e dentro di noi. Vi metteranno alla prova, vi aiuteranno (spero) ad indagare nel concreto sul corpo e nell’anima. Vi faranno scoprire una vostra maniera di andare, guardare, vedere e possibilmente affrontare il valore della “lentezza”. Questa raccolta è nello stesso tempo un’occasione, un punto di vista, un generatore di dubbi, di idee, un libro fotografico, un manuale di scialpinismo e… un’autobiografia. Scritto senza presunzioni, perché possiate incontrarvi e soprattutto fare tesoro di ciò che non sta scritto, di ciò che scatenerà, di tutto ciò che ancora insieme potremo immaginare. Per il poi… si vedrà.

Oscar Beletti

NON COSI’ LONTANO

MARTEDI’ DEL CAI n. 4/ 2019

NON COSI’ LONTANO

Il prossimo “Martedì del CAI” sarà dedicato alla proiezione del film  “Non così lontano” di Hervé Barmasse (durata 40′), uno dei giovani più brillanti dell’alpinismo italiano, capace di trovare nuove sfide ispirandosi sempre al grande passato dell’alpinismo vero.

Nel 2011 Hervé Barmasse ha scelto le tre montagne più importanti delle sue valli, tra le più alte delle Alpi, il Monte Bianco, il Monte Rosa e il Cervino, per inventare tre nuove e impegnative vie.
Questo film racconta in presa diretta le tre avventure, la distanza e lo spirito che le accompagna: il pilastro di sinistra del Brouillard sul Bianco, la parete sud-est della Punta Gnifetti sul Rosa e il Picco Muzio sul Cervino.

L’appuntamento è per martedì 5 novembre alle ore 21 in sede CAI.

“I martedì del Cai”

MARTEDI’ DEL CAI n. 3 / 2019

MOUNT SAINT ELIAS
un film di Gerald Salmina

Riprendiamo con “i martedì del CAI” dopo la pausa estiva, dedicato anche questa volta alla proiezione di un film.

Mount Saint Elias (2009) di Gerald Salmina, un documentario straordinario, che racconta la storia emozionante di una sfida ai limiti dell’impossibile.
La salita al Mount Saint Elias, al confine tra Alaska e Canada, e la successiva impresa senza precedenti: la discesa con gli sci dei 5489 metri della montagna, la più lunga mai realizzata.
Un’avventura a cavallo tra eroismo e follia, un’esperienza mozzafiato , dove il brivido del pericolo si fonde con la somma felicità.

Ti aspettiamo martedì 8 ottobre in sede alle ore 21,00.
Considerata la lunghezza della proiezione 1 h 40′ si raccomanda la massima puntualità.

 

T.A.M (Tutela Ambiente Montano)

21-22 / 9 /2019

Impatto delle attività antropiche sull’avifauna
Impatto dell’uomo sul paesaggio

e sulla cultura di una valle alpina
Riserva del Pian di Spagna e Aree Natura
2000 della Valle Codera

Incontro formativo aperto a tutti per conoscere le
aree naturali che tutelano le nostre montagne

Programma sabato 21 settembre**
9,30 Ritrovo presso Casa della Riserva Pian di Spagna e Lago di Mezzola –
Sorico (CO), Via della Torre 1/A
9,45 Saluti delle autorità ed introduzione alla giornata
10,00 Illustrazione del Progetto Gestire 2020 – Federica Luoni, Lipu BirdLife
Italia
10,30 Alla scoperta dell’Avifauna alpina – Federica Luoni, Lipu BirdLife Italia
13,00 Pranzo al sacco
14,00 Il disturbo antropico: una minaccia per la fauna – Enrico Bassi, ornitologo
consulente LIPU
15,30 Partenza in auto per visionare i dissuasori installati sugli elettrodotti,
quindi prosecuzione per Novate Mezzola, frazione Mezzolpiano
16,30 Partenza escursione per Codera (difficoltà E, dislivello in salita: 620 m)
19,00 Arrivo previsto a Codera, sistemazione presso Osteria Alpina (alloggio
in camerate, necessario portare sacco lenzuolo e salviette)
19,30 Cena presso Osteria Alpina di Codera.
Programma domenica 22 settembre
8,30 Visita del paese di Codera, del Museo Etnografico Naturalistico e del
Museo Mineralogico e della Castagna nel paese di Codera. Illustrazione
delle attività messe in atto dall’Associazione per mantenere le
tradizioni agricole della valle, dei progetti in corso e delle minacce sul
territorio – A cura dell’Associazione Amici della Val Codera
11,00 Escursione a San Giorgio (dislivello 100 m). Illustrazione delle attività
estrattive del granito e della loro storia
13,00 Pranzo al sacco
14,00 Discesa verso Novate Mezzola. Durante il percorso illustrazione degli
elementi di tutela della rete Natura 2000 (Val Codera e lago di Novate
Mezzola) e degli impatti sull’ambiente legati alle attività estrattive
16,00 Termine delle attività.
Costo per pernottamento con mezza pensione a Codera € 45
Costo per visita guidata musei Codera € 5
Iscrizione obbligatoria: tam.lombardia@gmail.com
Info: Mario Tel. 331.1082974
** L’evento di sabato 21 è realizzato nell’ambito dell’azione E6 del progetto LIFE14 IPE IT 018
GESTIRE2020 – www.naturachevale.it

“I martedì del Cai”

MARTEDI’ DEL CAI n. 1 / 2019

               PANAROMA
un film di Jon Herranz

Riprendiamo anche quest’anno con
“I martedì del CAI”.
Vi aspettiamo martedì prossimo 12 marzo alle ore 21 in sede per la proiezione del film Panaroma (2015), dalla durata di 28 min.

Edu Marin ha affrontato nel 2014 l’impresa più impegnativa della sua vita: scalare la Pan Aroma sulla Cima Ovest di Lavaredo – la leggendaria via aperta e liberata nel 2007 da Alex Huber – insieme a suo padre di sessantadue anni, Francesco Marin “Novato”. Con due tiri di grado 8b+ e 8c, i cinquecento metri della via sono considerati tra i più difficili al mondo e solo un ristretto numero di persone è stato in grado di portarla a termine. Padre e figlio si addentreranno nel cuore delle Dolomiti affidandosi unicamente alle loro mani per compiere un’impresa senza precedenti.
Premio Mario Bello al Trentofilmfestival 2016