Alla sera (d’estate)
Venerdì scorso, 19 giugno, si è tenuta la consueta cena d’inizio estate. Sul terrazzamento con “vista Disgrazia” della nostra sede, all’interno dei giardini di Palazzo Malacrida, ci siamo intrattenuti in una gradevole sera di giugno, fatta di “nubi estive e zeffiri sereni” per dirla come Foscolo. Comodamente seduti ai tavoli, tra una fetta di polenta ed un assaggio di salsiccetta ai funghi, abbiamo osservato il tramonto e le evoluzioni di strane nuvole. Sceso il sole, dato che gli zeffiri che scendono dalla Val Gerola non sono così sereni come vorrebbe il poeta, siamo subito ricorsi ai maglioni, continuando poi però con le nostre conversazioni e con le soddisfazioni della tavola. Quando il buio ha avuto il sopravvento su una delle giornate più lunghe dell’anno, le candele hanno dato un tocco d’atmosfera alla tavolata. Dolci, caffè, ammazzacaffè e digestivi alle erbe più improbabili, hanno piacevolmente dilatato i tempi della cena. Poi in un baleno abbiamo smontato la sala delle feste, e presi armi e bagagli abbiamo lasciato l’ormai silenziosa contrada Scimicà che, nonostante noi, tentava di dormire.
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