GROTTA DELL’ACQUA BIANCA

           PRESENTAZIONE

La grotta dell’Acquabianca (o Ferrera) si trova nel comune di Mandello del Lario, in provincia
di Lecco, sulla sponda orientale del Lago di Como.
E’ facilmente raggiungibile in 45 minuti tramite un comodo sentiero dalla frazione di Rongio,
seguendo il sentiero per il rifugio Elisa che risale l’imponente versante occidentale della
Grigna Settentrionale.
La cavità si apre alla quota di circa 600 m ed è composta da due grandi saloni, separati tra
loro da un leggero abbassamento della volta.
La grotte è lunga 170 m e nel punto più ampio misura 40 m di larghezza; ha un’altezza media
di una trentina di metri. La ragguardevole ampiezza di questi ambienti sotterranei e la loro
agevole percorribilità fanno della “Ferrera” una risorsa naturalistica tanto spettacolare per il
visitatore, quanto ottimale per una facile discesa al suo interno attraverso la quale
avvicinarsi all’universo dell’esplorazione speleologica.
Seppure di origine naturale, nel corso dei secoli la grotta è stata modificata dall’attività
dell’Uomo, che l’ha utilizzata come miniera per l’estrazione di materiale ferroso. E’ possibile
far risalire lo sfruttamento minerario dell’Acquabianca al Medioevo, e la sua cessazione al XV
secolo D.C..
La grotta è facilmente percorribile per tutto il suo sviluppo. Durante la visita viene piazzata
temporaneamente una corda corrimano per agevolare la discesa lungo il breve tratto
scivoloso in leggera pendenza (ca. trenta metri ricoperti d’argilla) che divide i due saloni.
E’ proprio in questo tratto che è ancora chiaramente visibile – e la si percorre – la scalinata
citata da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico: «E i magior sassi scoperti che si truovno in
questi paesi sono le montagnie di Mandello, visine alle montagnie di Leche e di Gravidonia.
In verso Bellinzona a 30 miglia a Leco, è quelle di valle Ciavenna; ma la maggiore è quella di
Mandello, la quale à nella sua basa una busa di verso il lago, la quale va sotto 200 scalini e
qui d’gni tempo è diaccio e vento».
Nel corso della visita sotterranea si incontrano una bella cascatella, che si perde nei meandri
della terra attraverso massi di frana, una postazione frequentata da una colonia di chirotteri,
dei suggestivi crepacci rocciosi, nonché i cunicoli tortuosi che dal pavimento scendono a
profondità di 40- 50 m e dai quali veniva estratto il materiale ferroso.
La volta è ricoperta in più punti da tipi diversi di muffe che creano uno spettacolari effetto
catarifrangente quando vengono illuminate. La volta è inoltre adornata in alcuni punti da
bellissime colate di bianchissima calcite.
La visita completa all’interno della grotta dura all’incirca 2 ore, e viene effettuata in regime di
massima sicurezza grazie all’accompagnamento congiunto di una Guida Alpina e dell’esperto
speleologo locale che ne ha effettuato il rilievo. Ai visitatori sprovvisti verrà fornita tutta
l’attrezzatura necessaria per vivere questa entusiasmante esperienza (casco, imbracatura,
lampada frontale, longe).
Specificarlo in fase d’iscrizione
info@caimorbegno.org
cell. 348 9491422

 

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