TRAVERSATA DEI MONTI PISELLO, CULINO E LAGO – Uscita n. 26 del 15.06.2025

In una domenica che minaccia un meteo con piovaschi e temporali dal pomeriggio, andiamo a ripercorrere un classico giro ad anello sui monti di casa: dal Monte Pisello al monte Lago. Sapendo che si potrà comunque battere velocemente in ritirata verso il Rifugio Alpe Piazza in caso di problemi.
Si raggiunge in auto il parcheggio della Corte Grande (mt. 1450) e si prosegue per il Rifugio (mt. 1835). Quindi si gira a sinistra per scavalcare il crinale e portarsi all’Alpe Pedroria (mt. 1928). Alle spalle delle baite del FAI andiamo a risalire dapprima la valletta e poi il traverso che portano al Passo del Culino (mt.2221). Quindi breve salita per il monte Pisello (mt. 2272).
Da qui dobbiamo affrontare la traversata verso il Monte Lago, salendo verso la cima del Culino (mt.2320) e poi superando un’esile cresta tra rocce ed erba, attrezzata con una provvidenziale catena (EE). Passato il tratto tecnico, risaliamo la ripida, ma più ampia cresta del Monte Lago (mt. 2351). Per la discesa utilizziamo la via normale di salita al monte Lago e passando per il bivacco Legui (mt.2000), torniamo al Rifugio Alpe Piazza e al parcheggio.
Occorrono: conferma e abbigliamento antipioggia.
Partenza ore 8 da Park San Giuseppe.

CIMA DI PROVINACCIO – Uscita n. 25 del 11.06.2025

La cima di Provinaccio mt. 1736, si trova tra la Valle dei Ratti e la Val Codera. E’ una vetta poco conosciuta, ma molto panoramica. Bisogna salire in auto da Verceia fin dove la strada lo consente (circa a mt. 900) e quindi si percorre la mulattiera verso Casten (mt. 975) e Frasnedo (mt. 1287). Si raggiunge la chiesa in cima al paese e si imbocca il sentiero che attraversa la splendida faggeta in direzione sud fino alla cima della dorsale. Da qui si continua su sentiero fino al bivio che porta al Mot Piz, dove si abbandona per seguire una traccia di cresta che si percorre facilmente tra alcune roccette, fino a raggiungere un larice isolato. Dopo un breve traverso, bisogna risalire un ripido canale erboso. Si arriva così alla base della paretina attrezzata, che bisogna risalire in diagonale. Poi con un breve passaggio in cresta si raggiunge l’anticima e ci si porta alla croce di vetta (EE).
Occorre conferma e possono essere utili imbrago, kit da ferrata o cordino.
Partenza ore 8 da Park San Giuseppe.

SEPTIMER PASS – Uscita n. 24 del 08.06.2025

In una domenica un po’ così dal punto di vista del meteo, andiamo alla scoperta del Septimer Pass (mt. 2310)
Un valico storico utilizzato fin dall’antichità già nel periodo romano, essendo il più diretto collegamento tra l’Italia ed il versante settentrionale delle Alpi. Poi, per l’utilizzo di altri percorsi sui passi alpini, venne progressivamente abbandonato ed oggi è rimasto l’unico valico a poter essere percorso solo a piedi, come ai tempi dei muli e dei viandanti.
Si parte da Casaccia (mt. 1458) e si segue la mulattiera che entra in Val Maroz. Poco prima di raggiungere l’Alpe di Maroz Dota (mt. 1799) si imbocca un sentiero che si eleva gradatamente verso destra e si comincia l’ascesa verso il pass da Sett (nome romancio) posto su un’ampia sella. Luogo molto panoramico ed in cui si gode l’atmosfera di un antico percorso attraverso la catena alpina.
Occorre conferma, partenza ore 8 da Park San Giuseppe.

BALZUN O CIMA DELLE DUNE – Uscita n. 23 del 28.05.2025

Il Balzùn o Cima delle Dune (mt. 1417) è una cupola tondeggiante che fa da spalla al monte Berlinghera.
In auto si raggiunge Albonico e poco oltre si parcheggia al Forno (mt. 550) Per sentiero ci si alza alla vicina chiesetta della Madonna di Albonico Vecchio (mt. 610) e si prosegue per il sentiero occidentale seguendo qualche flebilissima traccia che si innalza sul lato destro del Vallone di Poncio. Il percorso è impegnativo per la ripidità del terreno e per la necessità di aggirare in canalini erbosi le placche rocciose. Quando la pendenza si attenua si affrontano le ultime divertenti roccette che si concludono sulla sommità del Balzun. Magnifico panorama, luogo selvaggio e fantastica sensazione di isolamento. Per la discesa ci si sposta verso i resti delle Baite dell’Alpe Poncio vicino a dei bellissimi faggi e si raggiunge il muretto della porta Meriggiana (mt.1361). Quindi si devia verso sinistra, per una adrenalinica traversata di vallette, gradini rocciosi (1°) ed una aerea cengia erbosa, fino ad approdare su un panoramico crestone erboso. Da qui si scende dritto per dritto in mezzo alle felci e alla dominate vegetazione per andare ad incrociare la stradina della Peschiera e tornare alle auto.
E’ un giro ad anello riservato ad esperti di luoghi senza sentieri (EE+)
Occorrono conferma e scarponi.
Partenza ore 8 da Park San Giuseppe

VAL MALGINA – Uscita n. 22 del 25.05.2025

Proseguiamo la nostra esplorazione delle valli orobiche con una veloce visita in Val Malgina. Una valle molto aspra, selvaggia e anche poco accessibile per l’assenza di strade. La caratteristica più rilevante, che la rende famosa, è la presenza del ripido e stretto Canalone della Malgina, il più lungo delle Orobie Valtellinesi con i suoi 1400 metri di dislivello.
In auto da Castello dell’Acqua si raggiunge la frazione di Paiosa (mt. 667) dove si parcheggia. Quindi si segue una stradina sterrata che risale il lato destro della valle. Si incontrano le baite Carro, Campo e Colombini, poi si prosegue su sentiero verso il Bivacco Pian della Valle (mt. 1176). Qui bisogna lasciare il sentiero segnalato ed imboccarne un altro, che rimane sul lato destro della valle e conduce ad una radura a circa 1200 mt.
Ci troviamo davanti allo spettacolare ed impressionante fronte nevoso e detritico scaricato dal canalone della Malgina. Dalla radura ci si dirige a destra verso dei grandi massi sui quali compaiono dei segnavia giallo-rossi, che ci fanno ritrovare il sentiero che giunge ad un pianetto e poi piega a sinistra per superare, anche con l’aiuto di qualche catena, un gradino roccioso. Si arriva ad un’altra radura e poco dopo si raggiunge con una breve discesa il Bivacco La Petta (mt. 1452), la nostra meta di giornata.
Occorrono conferma e scarponcini.
Partenza ore 8 da Park di San Giuseppe.

VAL BONDONE – Uscita n. 21 del 18.05.2025

La Val Bondone è una delle valli orobiche meno conosciute, ma che nasconde angoli di estrema bellezza.
Si raggiunge in auto San Giacomo di Teglio e quindi il paese di Bondone, dove nella chiesa di San Lorenzo c’è una tela raffigurante la Madonna, oggetto di una singolare leggenda. Si parcheggia presso l’edicola del Parco delle Orobie (mt. 1250) e ci si inoltra nella valle (segnavia 316) dapprima sul lato destro, per poi spostarci su quello sinistro verso l’alpeggio di Monte Basso (mt. 1562). Seguendo le indicazioni incrociamo il sentiero della GVO che seguiamo fino alle baita Cantarena (mt. 2071) Da qui bisogna portarsi a destra per utilizzare il ponticello in legno che attraversa il torrente e dopo aver lasciato la GVO, seguire il percorso segnalato che ci porta la nostra meta: il Lago Selù ed i laghetti di Cantarena (mt. 2260) posti in una conca dal fascino selvaggio ed incontaminato e che in questa stagione mostrano dei colori di un fantastico azzurro/indaco che spicca nel bianco della neve che li circonda.
Occorrono conferma e scarponcini.
Partenza ore 8 da Park di San Giuseppe.

MONTE CAMPONDOLA – Uscita n. 20 del 14.05.2025

Andiamo a visitare le splendide montagne sul versante retico sopra a Ponte in Valtellina con un’escursione al Monte Campondola (mt. 2131). Si tratta di una cima minore posta sul ciglio meridionale del vastissimo ripiano dell’Alpe Campondola, che offre un magnifico panorama sulla Media Valtellina, sulla mitica Vetta di Rhon, la Corna Brutana, il Monte Combolo e proprio di fronte, sulle Orobie il Pizzo Coca.
Si parte da San Bernardo (mt. 1250) e si imbocca una sterrata verso la località Strafodes (mt. 1384) e l’Alpe Campo (mt. 1680). Qui troviamo un sentiero che sale in pineta seguendo il crinale e in una radura a quota 1800 il Rifugio Amici della montagna (chiuso). Poi si piega leggermente a destra tagliando il fianco orientale del monte fino al limite inferiore dell’Alpe Campondola (mt. 2171). Senza raggiungere le baite, si devia brevemente a sinistra e si arriva alla grande croce di cima.
Occorrono: conferma ed equipaggiamento anti-pioggia
Partenza ore 8 da Park San Giuseppe

ALPE CANALE DA PAIEDO – Uscita n. 19 del 11.05.2025

Luisa Angelici e Antonio Boscacci scrivevano dell’Alpe Canale: “sperduta, dentro montagne dirupate ed aspre, circondata da pascoli assolutamente incredibili, fatti più di pietre e massi che di fili d’erba, l’Alpe Canale è per il turista un luogo incantato. Anche il sentiero per arrivarci è fatato, dentro un bosco quasi magico, dove ci si aspetta che appaia, sbucando da uno dei numerosi grossi alberi che si incontrano, uno gnomo o una fata”.
Si raggiunge in auto da Era, la frazione di Paiedo (mt. 866). Da qui inizia l’escursione che passando dalla località Prati (mt. 1047), inizia a salire nel bosco di faggi, fino alla località Cortesella (mt. 1636). Il sentiero prosegue ancora verso sinistra, supera alcune rocce, si infila dentro un boschetto di larici e dopo essere passato accanto un una grande ometto di pietre raggiunge l’Alpe Canale (mt. 1925), le cui baite in sasso, sono ben mimetizzate dentro il grigio di una pietraia.
Occorrono: conferma e abbigliamento anti-pioggia
Partenza ore 8 da Park San Giuseppe.

REGURS E FONTANILI – Uscita n. 18 del 04.05.2025

Viste le previsioni meteo, che lasciano solo una finestra di bel tempo al mattino, si va a scoprire un masso erratico sulla costiera dei Cech: il Balun di Regurs (mt. 1300) partendo da Caspano (mt. 900).
Un giro ad anello che tocca anche la località Fontanili (mt. 1400), per poi ridiscendere a Caspano.
Se il tempo fosse ancora clemente possiamo allungare l’escursione salendo alla Tagliafuoco, seguendola fino alla deviazione per il Ledino (mt. 1510), scendendo a Roncaglia di Sopra e quindi rientro a Caspano.
Occorrono: conferma e (scaramanticamente) abbigliamento antipioggia.
Partenza ore 8,30 da Park San Giuseppe.

LO ZENODOCHIO DI SAN ROMERIO – Uscita n. 17 del 01.05.2025

Scrive il grande Dei Cas: ” una delle più classiche escursioni da Tirano è la traversata da Roncaiola, sua frazione alta (mt. 802), allo xenodochio di San Romerio (mt. 1793), posto in territorio svizzero, su uno splendido balcone panoramico che domina Poschiavo e la sua valle, denso di suggestione storica e di fascino paesaggistico.
La traversata ci riporta al lontano passato delle vie commerciali medioevali, ma anche a quello più recente del contrabbando”. Infatti dalla località di Roncaiola si percorre il Sentiero del Contrabbando e della Memoria che conduce al Sasso del Gallo (mt. 1385) e al confine italo-svizzero. Si inizia quindi un lungo e facile percorso che dalla Dogana risale verso Grum (mt. 2028) e conduce a Salina con un magnifico sentiero nella pineta. Da qui si scende gradualmente e si traversa verso il promontorio di San Romerio. Per il ritorno si segue la via normale con tratti di mulattiera e di strada asfaltata per scendere a Viano (mt. 1285) e rientrare a Roncaiola.
Occorrono: conferma e abbigliamento da trekking.
Partenza ore 8 da Park San Giuseppe